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sabato 26 novembre 2011

scatti inediti di Don McCullin del Muro di Berlino - Milano fino al 2 dicembre 2011

In mostra alla Fnac di Milano gli scatti inediti di Don McCullin sulla costruzione del Muro di Berlino.

Via Torino ang. Via della Palla
Dal lunedì al sabato: 9.30-20; Domenica: 10-20
Ingresso libero e gratuito
In mostra fino al 2 dicembre 2011

A 50 anni dalla costruzione del Muro di Berlino, Fnac presenta 20 scatti inediti del celebre fotografo Don McCullin, in mostra a Milano dal 9 novembre al 2 dicembre.Tra il 12 e il 13 agosto 1961 iniziò a Berlino la costruzione del Muro che, fino al 9 novembre 1989, ha diviso la Germania, cambiando la storia dell’Europa e del mondo. Don McCullin, fotografo inglese divenuto celebre per i suoi reportage di guerra, allora venticinquenne e agli inizi della sua carriera, si trovava a Berlino perché convinto che si stesse per scrivere l’ennesima triste pagina nella storia dell’umanità, e che fosse necessario documentarla. Non era dello stesso parere il The Observer, giornale anglosassone con il quale il giovane Don McCullin collaborava. Anche se ostacolato da tutti, McCullin si fida del proprio istinto e con questo lavoro vince il suo primo premio giornalistico. Questi scatti, rimasti inediti fino a oggi, costituiscono un documento unico di uno degli eventi più importanti del XX secolo.


Biografia dell'autore:

onald McCullin (Finsbury Park (Londra), 9 ottobre 1935) è un fotografo e fotoreporter britannico, di fama internazionale, noto particolarmente per i suoi reportage di guerra e per le sue immagini sui conflitti urbani.

La sua carriera di fotogiornalista, iniziata nel 1959, si è specializzata nel raccontare i ceti più bassi della società, raffigurando i disoccupati, gli oppressi e i poveri.
Indice


McCullin svolse il periodo di servizio militare nella RAF, per la quale venne mandato nella zona del Canale di Suez durante la crisi del 1956, con l'incarico di assistente fotografo. Per non aver passato l'esame scritto di teoria, necessario al fine di diventare fotografo della RAF, dovette lavorare in camera oscura.

Nel 1959 fece un servizio su una gang di Londra che venne pubblicato dal The Observer. Tra il 1966 e il 1984 lavorò come corrispondente per il magazine britannico The Sunday Times, documentando catastrofi naturali e provocate dall'uomo, quali le zone di guerra e le vittime dell'epidemia di AIDS in Africa. I suoi intensi reportage sulla guerra in Vietnam e sul conflitto in Irlanda del nord vennero premiati varie volte.

Nel 1968 la sua fotocamera Nikon fermò un proiettile che lo stava per colpire.

I lavori di McCullin erano considerati così importanti ed evocativi che il governo britannico rifiutò di concedergli un pass da giornalista per raccontare la guerra nelle isole Falkland.

McCullin è l'autore di numerosi libri, tra cui The Palestinians (con Jonathan Dimbleby) (1980), Beirut: A City in Crisis (1983), e Don McCullin in Africa (2005).
Premi vinti

McCullin riceve il "World Press Photo" nel 1964 per il suo lavoro sulla guerra a Cipro. Nello stesso anno riceve anche la Warsaw Gold Medal. Nel 1977 diventa socio della "Royal Photographic Society" e ottiene il diritto di posporre le lettere 'FRPS' (acronimo di "Fellow of the Royal Photographic Society") al suo nome. Per le sue foto gli viene conferito un dottorato honoris causa dall'Università di Bradford nel 1993 e una laurea dalla Open University nel 1994

Diventa membro del CBE nel 1993, primo fotogiornalista a ricevere il titolo.

McCullin riceve Cornell Capa Award nel 2006.

Il 4 dicembre 2008 ottiene un dottorato in Lettere honoris causa dalla University of Gloucestershire per i suoi successi nell'ambito del fotogiornalismo.
Vita familiare

Negli ultimi anni McCullin ha lasciato la carriera di fotografo di guerra, per i troppi orrori e sofferenze viste. Un altro fattore che ha portato a questo abbandono sta nel fatto che McCullin non crede (al contrario ad esempio di James Nachtwey) che un fotografo possa contribuire a rendere consapevole e attenta la società attraverso i suoi reportage di guerra; secondo il suo punto di vista infatti il fotografo sfrutta il dolore degli altri, manipolandolo, ed è egli stesso è a sua volta manipolato dai giornali committenti.

McCullin ora vive in Somerset con la sua seconda moglie ed i suoi 5 figli.

I suoi più recentii lavori fotografici riguardano paesaggi, still-life e ritratti su commissione.