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lunedì 30 marzo 2009

“My Workshop - Vol. 1” Di Raffaello Di Lorenzo

Ho ricevuto con moltissimo piacere il DVD “My Workshop - Vol. 1” redatto e creato da Raffaello Di Lorenzo e con altrettanto piacere lo recensisco.


I tutorial inseriti nel DVD sono molto semplici da seguire e le spiegazione di Raffaello sono molto chiare e precise.
Raffaello ci fa esplorare un nuovo modo di elaborare le immagini, partendo proprio dalla creazione di un flusso di lavoro personalizzato ed arrivando a farci scoprire piccoli “trucchetti” che ci permettono di trasformare una bella foto in un capolavoro, utilizzando e tecniche sia di base che avanzate del ritocco applicato ai ritratti.

In poche parole...il dvd è davvero molto utile!!! Non può assolutamente mancare a chi ama il ritratto e vuole perfezionarsi nell'arte del ritocco.

Gli argomenti trattati nel primo volume:
1. Regolazioni Camera Raw
2. Mappa di lavoro
3. Liquify viso
4. Correzione pelle - Parte 1
5. Correzione pelle - Parte 2
6. Correzione capelli
7. Miglioramento pelle
8. Luci e ombre modellanti
9. Sopracciglia, labbra e occhi
10. Makeup
11. Nitidezza

Vi consiglio vivamente un salto sul suo sito personale per poter gustare le sue splendide immagini e i suoi spettacolari lavori: http://www.raffaellodilorenzo.com/

Il DVD è acquistabile su questa pagina per 19 euro: http://www.raffaellodilorenzo.com/prodotti.html

Personalmente resto in attesa di poter visionare e testare anche il secondo volume della serie!

Biografia di Raffaello Di Lorenzo:

Fotografa da quasi 15 anni e per molti anni si è dedicato quasi esclusivamente al bianco e nero in ogni sua fase, dallo scatto, allo sviluppo fino alla stampa. In tutti questi anni ha partecipato a diversi progetti, sopprattutto in campo artistico partecipando alla realizzazione di alcune mostre collettive, personali, libri e vincendo diversi premi e segnalazioni. Attualmente collabora con la galleria di arte contemporanea Camaver Kunsthaus.
Anche adesso che lavora in digitale mantene lo stesso flusso di lavoro che aveva in bianco e nero non limitandosi al solo scatto ma utilizzando i programmi di fotoritocco digitale prorpio come usava la camera oscura in precedenza, anzi il fotoritocco è uno degli aspetti che ama di più..
Adora fotografare le persone, far risaltare la loro bellezza, gli piace il bello.
Attualmente, insieme a Lucero, si occupa principalmente di fotografia artistica e matrimoniale.

Il suo sito personale

Il suo blog



I libri per i fotografi - L'immagine infedele. La falsa rivoluzione della fotografia digitale -

Segnaliamo questa settimana "L'immagine infedele. La falsa rivoluzione della fotografia digitale" di Claudio Marra. Ed. Mondadori, prezzo 14 €

La recensione: Diversamente da quanto il titolo potrebbe far intendere, questo non è un libro contro il digitale, anzi: le nuove forme tecnologiche odierne sembrano poter amplificare alcune delle potenzialità della fotografia tradizionale, basti pensare al formidabile utilizzo delle fotocamere dei cellulari nella produzione e archiviazione di "oggetti" di memoria, inoltre l'avvento del digitale, l'affermazione di una tecnologia che fa della manipolazione la sua arma migliore, sembrano aver dissipato le critiche mosse a teorici, artisti e operatori di epoca analogica, secondo le quali la fotografia di prima generazione veniva considerata un mezzo di duplicazione della realtà, incapace di "mentire" e, quindi, di produrre forme culturali. Ma con il passaggio dall'analogico al digitale, definito da molti epocale e dirompente, la fotografia ha veramente cambiato modalità e filosofia di rappresentazione? Andando oltre la querelle tra gli "apocalittici" e gli "integrati", tra coloro che rimpiangono i prodotti a traccia chimica e quelli che ne annunciano l'inesorabile tramonto celebrando i fasti del nuovo sistema, l'autore propone un confronto originale delle due tecnologie per tornare a riflettere su questioni fondamentali, etiche ed estetiche, dell'identità fotografica, sul ruolo e la responsabilità dell'autore, sull'arte e la comunicazione più in generale.

sabato 28 marzo 2009

General Nguyễn Ngọc Loan Executing a Viet Cong Prisoner in Saigon - Eddie Adams

Il nome di Eddie Adams rimarrà legato per sempre ad una sua immagine, che convinse milioni di americani ad opporsi alla guerra in vietnam...



Questa famosissima immagine, molto cruda, molto diretta, che non lascia nulla all'immaginazione, Adams ha infatti fissato per sempre nella pellicola l'attimo in cui il proiettile entra nella testa del prigioniero, una foto di guerra che e' stata definita tra le piu' drammatiche e impressionanti, era stata scattata mentre si trovava in Vietnam come inviato dell’Associated Press, agenzia per la quale ha lavorato per buona parte dei cinquant’anni della sua carriera. Questo scatto gli è valso il premio Pulitzer del 1969.

La pubblicazione della foto sconvolse non solo gli Usa e fu tra le immagini che spinsero l’opinione pubblica americana a cominciare ad opporsi in modo massiccio alla guerra.

La fotografia ritrae il Generale Nguyễn Ngọc Loan mentre giustizia un prigioniero Việt Cộng a Saigon (General Nguyễn Ngọc Loan Executing a Viet Cong Prisoner in Saigon) è una fotografia presa da Eddie Adams il 1 febbraio 1968 che mostra il capo della Polizia Nazionale della Repubblica del Vietnam: Nguyễn Ngọc Loan giustiziare l'ufficiale Viet Cong: Nguyễn Văn Lém a Saigon durante l'Offensiva del Têt. La fotografia di Adams mostra il momento in cui il proiettile è stato esploso; il Việt Cộng morto, con la bocca contratta in una smorfia ed i capelli ancora mossi dallo sparo, non ha ancora cominciato a cadere. Il fatto venne immortalato anche da un cameraman dell'ABC, ma la fotografia di Adams rimane l'immagine del fatto per antonomasia, che fece il giro del mondo sulle prime pagine di tutti i giornali.

La vedova di Lém confermò che il suo marito era un membro dei Việt Cộng e che non lo vide più dopo che l'offensiva di Tết cominciò. Benché alcuni critici ancora sostengano che l'azione di Nguyễn Ngọc Loan ha violato la convenzione di Ginevra per il trattamento dei prigionieri di guerra (Nguyễn Văn Lém non stava portando un'uniforme né stava combattendo contro presunti soldati nemici, così è il risultanto dalla commissione contro i crimini di guerra), i diritti di prigioniero di guerra venivano accordati ai Việt Cộng a condizione di essere catturati durante le operazioni militari. Quelli considerati come guerriglieri erano soggetti soltanto alle leggi del governo sud-vietnamita.

Durante l'offensiva del Tết, Loan e la sua polizia mantennero Saigon fuori dal controllo dei Việt Cộng fino alla conclusione della guerra. Durante la difesa di Saigon, Nguyễn spostò le sue truppe dalla difesa dell'ambasciata americana al palazzo presidenziale, un atto per cui gli Americani nel Vietnam non lo ha perdonarono mai.

Quando venne interrogato da Oriana Fallaci, durante la sua degenza in ospedale dovuta ad una ferita alla gamba, sul motivo dell'esecuzione del prigioniero, la risposta fu la seguente: "[...]Non aveva l'uniforme. E io non riesco a rispettare un uomo che spara senza indossar l'uniforme. Perchè è troppo comodo: ammazzi e non sei riconosciuto. Un nordvietnamita io lo rispetto perchè è vestito da soldato come me, e quindi rischia come me. Ma un vietcong in borghese... [...]"

La foto di Adams vinse il premio Pulitzer nel 1969, benché successivamente il fotografo disse di rammaricarsi dell' effetto che poi ebbe, l'immagine si trasformò in un'icona pacifista.

Per quanto riguarda il Generale Loan e la sua famosa fotografia, Eddie Adams più successivamente scrisse su il Time:

«Il generale uccise il Viet Cong; Io uccisi il Generale con la mia macchina fotografica.
Tuttora le fotografie sono le armi più potenti del mondo. La gente le crede, ma le fotografie mentono, anche senza essere manipolate. Sono soltanto le metà-verità. la cosa che la fotografia non ha detto era: 'che cosa voi avreste fatto se foste stato il Generale a quel ora, in quel posto e quel giorno caldo, ed avreste catturato il cosiddetto cattivo dopo che avesse fatto fuori, due o tre soldati americani?' come fate a sapere che non avreste tirato il grilletto voi stessi?»

Biografia del fotografo

Eddie Adams nacque il 12 giugno 1933 in Pennsylvania; scoprì precocemente la passione per la fotografia e all'età di 14 anni già vendeva i suoi primi scatti.
Partecipò alla guerra di Corea come fotografo combattente nel corpo dei Marines e nel 1962 iniziò a lavorare come fotoreporter per l’Associated Press. Nel 1963 fece un servizio sul funerale di John Kennedy e nel 1965 fu inviato in Vietnam. Adams aveva partecipato alla guerra di Corea nel corpo dei Marines e poi era diventato fotografo, lavorando per la Ap negli anni 1962-1972 e 1976-80.
Fu reso famoso inoltre per i suoi scatti pubblicati sulle copertine dei periodici piu' prestigiosi del mondo, dal 'Time' a 'Newsweek', da 'Life' a 'Paris Match', 'Vogue', 'Stern' e 'The New York Times'.
Malato del morbo di Lou Gehrig collaborava con il magazine Parade, quello che definiva il "suo ultimo incarico" in quanto sapeva di essere alla fine. Muore a Manhattan il 19 settmbre 2004, aveva 71 anni.


Fonti:
http://www.nytimes.com
http://www.lsdi.it/
http://roccobiondi.blogspot.com/
http://it.wikipedia.org
http://foto.alice.it/

mercoledì 25 marzo 2009

lunedì 23 marzo 2009

I libri per i fotografi - Obiettivo ambiguo -

Segnaliamo questa settiman aun bellissimo libro di Ferdinando Scianna "Obiettivo ambiguo" ed. Rizzoli. Prezzo: 11.62 €

La recensione: Una raccolta di saggi in cui Ferdinando Scianna affronta molti temi legati alla fotografia. I testi analizzano le relazioni della fotografia con la nostra società e l'eterna contraddizione dei rapporti tra fotografia e arte. Nella seconda parte del volume, Scianna ci introduce al lavoro di cinquanta grandi fotografi di tutti i tempi da Henri Cartier-Bresson a Josef Koudelka, da Robert Capa a Boris Mikhailov.


mercoledì 18 marzo 2009

lunedì 16 marzo 2009

I libri per i fotografi - Donna. Una storia italiana -

Segnaliamo questa settimana "Donna. una storia italiana" Ed. Mondadori, prezzo 20 €

La recensione: Un volume fotografico di grande impatto, nel collaudato formato 'cubotto', dedicato alle donne italiane, al loro ruolo familiare, sociale, economico, culturale e politico dall'inizio del Novecento a oggi. Accanto alle immagini, di alto livello artistico e documentaristico, scelte nell'ampio e prestigioso Archivio Alinari, le parole di grandi donne italiane, scrittrici e giornaliste, personalità della società e della cultura, in pagine tratte da romanzi, saggi, lettere, diari. Un affresco della condizione femminile in Italia negli ultimi cent'anni, un omaggio a tutte le donne italiane.

mercoledì 11 marzo 2009

lunedì 9 marzo 2009

I libri per i fotografi - Meglio ladro che fotografo. Tutto quello che dovreste sapere sulla fotografia ma preferirete non aver mai saputo -

Questa settimana segnaliamo "Meglio ladro che fotografo. Tutto quello che dovreste sapere sulla fotografia ma preferirete non aver mai saputo" di Ando Gilardi. Ed: Mondadori. Prezzo 15 €

La recensione: In questo agile libretto, un grande protagonista del panorama della fotografia italiana concentra la sua straordinaria esperienza maturata in più di mezzo secolo vissuto tra le immagini. La sua attività di fotografo nel campo del sociale, lo sviluppo di un'impostazione anarchica della teoria fotografica, l'indagine dei cambiamenti della società attraverso un'osservazione partecipata: sono soltanto alcuni degli ingredienti che compongono la vita avventurosa di Ando Gilardi e che, qui, si trasformano in riflessioni indispensabili per tutti i giovani che aspirano a diventare fotografi. La fotografia è un'arte difficile, spesso praticata in modo amatoriale come distrazione dai pensieri quotidiani. E proprio a chi fotografa per diletto può risultare preziosa l'esperienza di Gilardi che, pur nella consapevolezza di trovarsi di fronte a un mezzo in continua evoluzione, conosce a fondo i meccanismi e i segreti di uno dei modi più meravigliosi che abbiamo per soddisfare il nostro "bisogno visivo".


Dello stesso autore segnaliamo anche: "Storia della fotografia pornografica" sempre della Mondadori, prezzo 32 €

La recensione: Questo libro è stato scritto per "riparare a una vergogna della storia della fotografia: il silenzio totale sulle foto pornografiche". Ripercorrere questa storia significa affrontare una "vicenda infame" e allo stesso tempo "eroica": persone perseguitate e, spesso, incarcerate per avere reso "disponibili al grande pubblico i segreti dei corpi tenuti celati per secoli". Ma anche un grande affare economico che rende remunerativa, sin dagli inizi, la fotografia pornografica. Con il suo inconfondibile stile, Ando Gilardi presenta centinaia di foto, molte mai pubblicate, accostando le immagini a disegni, stampe, dipinti d'epoca.

Segnaliamo inoltre "Storia sociale della fotografia" Mondadori, prezzo 49 €

La recensione: Una grande storia della fotografia: dalla xilografia alla fotoxilografia, dalla calcografia alla fotocalcografia, dalla litografia alla fotolitografia, fino alla matrice fotografica. Un'affascinante storia alternativa della cultura e della società degli ultimi centocinquant'anni. Il libro è arricchito da tre grosse appendici: un dizionario con 500 termini fotografici, molti dei quali ormai usciti dall'uso e dimenticati; un inventario con 1500 opere sulla fotografia pubblicate nell'Ottocento; la bibliografia di 200 titoli di saggi e foto-libri scelti tra i più significativi del secolo.

Ultima segnalazione per lo stesso autore: "Wanted! Storia, tecnica ed estetica della fotografia criminale, segnaletica e giudiziaria" Mondadori, 24 €

La recensione: "Wanted!" è il termine inglese che oggi indica, per estensione, tutta la fotografia di polizia: forse nessuna parola in un secolo ha amplificato altrettanto il suo significato. La 'segnaletica', come brevemente la chiamano le forze dell'ordine, è un fotoritratto che nell'uso suo proprio è utile per l'identificazione di un individuo ricercato per diverse ragioni: oggi può essere un criminale come un bambino scomparso. Una prima storia di "Wanted!" è stata scritta venticinque anni fa da Ando Gilardi; da allora la tecnica fotografica e la comunicazione hanno compiuto salti giganteschi passando dall'analogico al digitale.

lunedì 2 marzo 2009

I libri per i fotografi - Per una filosofia della fotografia -

Segnaliamo questa settimana "Per una filosofia della fotografia" di Vilém Flusser. Ed. Mondadori. Prezzo € 11

La recensione: C'è ancora spazio per la libertà dell'uomo in un mondo in cui l'immagine si fa sempre più simbolo vuoto, in cui la tecnologia e le macchine si impossessano sempre di più del nostro quotidiano e i nostri pensieri e i nostri desideri sembrano robotizzarsi ogni giorno che passa? Muovendo da questa fondamentale domanda, Flusser si avventura nell'analisi di una disciplina imprendibile, dai contorni sfumati, in cui il confine tra tecnica e arte, tra riproduzione ed espressione, risulta per definizione ambiguo. Ridotta al mero statuto di duplicazione della realtà, svuotata del suo senso primario di "ricostruzione del mondo", la fotografia è per Flusser l'emblema della pericolosa deriva che oggi rischia di travolgere gli esseri umani: quello di essere schiavi di una tecnica priva di fondamento. Ecco il perchè di una filosofia della fotografia: solo attraverso un suo ripensamento l'uomo potrà scongiurare la minaccia di asservimento alle macchine e ridare spazio a quella libertà e a quel senso che nell'era postindustriale sembra avere smarrito.