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domenica 31 luglio 2011

Richard Avedon: Darkness and Light

Un interessante documentario del 1995 sul grande fotografo americano Richard Avedon.
E' tratto dalla serie American Masters Series.




















Biografia dell'autore:

Richard Avedon (New York, 15 maggio 1923 – San Antonio, 1º ottobre 2004) è stato un fotografo e ritrattista statunitense.

Lavorò in vari campi, dal reportage alla moda, dagli orfani di Danang durante la guerra del Vietnam ai ritratti di Marilyn Monroe, Brigitte Bardot o Sophia Loren; rimarrà celebre per i suoi innumerevoli ritratti in bianco e nero. La sua carriera di fotografo comincia nella Marina mercantile: assegnato alle autopsie e alle foto d'identità, scatta dei ritratti dei suoi compagni di camerata. Nel 1944 si unisce al gruppo della rivista di moda Harper's Bazaar, nel quale resterà dodici anni cambiando la foto di moda collocando le modelle, solitamente irrigidite nella posa, per strada o in locali notturni.

In seguito lavora per Vogue, Life, Gianni Versace, Calvin Klein e Clairol e si specializza nel realizzare ritratti. Nel 1974 espone al museo d'arte moderna di New York (MOMA) alcuni ritratti di suo padre divorato dal cancro. L'artista collabora alle riviste più prestigiose come The New Yorker e Rolling Stone. Realizza l'edizione 1997 del prestigioso calendario Pirelli. Nel 2004 muore in seguito alle complicazioni dovute ad un'emorragia cerebrale. Negli Stati Uniti esiste un museo interamente dedicato al suo lavoro.

Sito della fondazione Avedon

sabato 30 luglio 2011

Pose fotografiche ed emozioni: il punto di vista di Jasmine Star

Jamine Star è una fotografa americana molto famosa in patria, forse un po' meno in Italia.
L'anno scorso si è fatta riprendere e ha mandato in diretta su internet tutto un matrimonio in cui era fotografa ufficiale spiegando passo per passo quello che stava facendo: un vero e proprio workshop di fotografia di matrimonio in streaming...
Nel video sotto vedrete il punto di vista di jasmine sulle pose, spiegando alcuni trucchetti per mettere a proprio agio i soggetti...




Il suo sito internet e il suo blog, assolutamente da non perdere...

venerdì 29 luglio 2011

Il ritocco fotografico nell'era analogica

Chi pensa che il fotogritocco sia nato con il digitale si sbaglia di grosso...
Molte delle tecniche che utilizziamo quotidianamente su photoshop derivano direttamente dalla camera oscura.


Qua possiamo vedere un provino di stampa con le indicazioni di Avedon per avere la stampa definitiva...



in questo video invece possiamo vedere con un’intervista al fotografo J. Brian King del 1988 dove ci spiega come ha utilizzato un vecchio Sitex per acquisire vari scatti e poi fonderli in un’unica immagine.

giovedì 28 luglio 2011

PEPI MERISIO L’Abruzzo nell’Italia di ieri - FINO AL 2 OTTOBRE 2011

FONDAZIONE CARICHIETI

Museo Palazzo de’ Mayo - Chieti


DAL 13 LUGLIO AL 2 OTTOBRE 2011

LA MOSTRA

PEPI MERISIO

L’Abruzzo nell’Italia di ieri


A Palazzo de' Mayo, recente gioiello museale della città di Chieti, 100 immagini scattate dal grande fotografo raccontano un'Italia che non c'è più, attraverso tematiche che abbracciano il paesaggio, la vita sociale, i vecchi mestieri, la fede religiosa, le città, con uno speciale omaggio alla terra di Abruzzo.



Inaugurazione: martedì 12 luglio, ore 19.00




A Chieti, dal 13 luglio al 2 ottobre 2011, le sale di Palazzo de' Mayo, recentemente restaurato e sede del nuovo Museo della Fondazione Carichieti, ospitano L'Abruzzo nell’Italia di ieri, un'antologica dedicata al lavoro del fotografo Pepi Merisio (Caravaggio, 1931).

L'esposizione, curata da Giovanni Gazzaneo, ideata da Crocevia - Fondazione Alfredo e Teresita Paglione e promossa dalla Fondazione Carichieti, presenta in 100 immagini un itinerario nello spazio, nel tempo e nella memoria del nostro Paese dagli anni '50 a oggi, con uno speciale omaggio alla terra e alle genti d'Abruzzo.


Gli intensi scatti di Pepi Merisio gettano uno sguardo su una nazione che da civiltà contadina e artigiana, strettamente legata alla dimensione rurale, in seguito al boom economico si dirige verso la modernità, trasformandosi in modo profondo. Le immagini in bianco e nero e a colori raccontano, senza nostalgici rimpianti né idealismi, storie (personali e collettive) e tradizioni, paesaggi e atmosfere. Scatti che spesso mettono al centro il popolo degli umili, vero protagonista, il più delle volte passato sotto silenzio, della storia italiana. Le fotografie di Merisio hanno la capacità di riportare davanti agli occhi e al cuore, con straordinaria vividezza, chi eravamo e di farci comprendere meglio chi siamo e cosa siamo diventati. Il lavoro, la festa, la fede, i volti, le età, i contesti.

Il percorso espositivo costruisce un sistema di racconti intrecciati tra loro, in cui paesaggio e uomo sono parti inscindibili di un'unica grande storia.

In questo viaggio italiano, che cade non a caso nel 150° dell'Unità nazionale, cinquanta immagini sono dedicate all'Abruzzo, terra amatissima dal fotografo lombardo per via della genuinità del territorio e dei suoi abitanti. Merisio fotografa con un bruciante bianco e nero o con sofisticato uso del colore i paesaggi abruzzesi - dai grandi profili del Gran Sasso e della Maiella, agli altipiani, i calanchi, la piana del Fucino, i borghi inerpicati sui monti, i trabocchi sulla costa -, le città colme di bellezza e di vita (con un omaggio nell'omaggio a L'Aquila); momenti popolari e densi di emozioni come le feste religiose di Bucchianico, Loreto Aprutino, Pescocostanzo; il lavoro, spesso duro e sempre affrontato con grande dignità, di contadini, pastori, artigiani; e poi le donne nerovestite, simbolo di un tempo arcaico e ormai perduto.

Accompagna la mostra un catalogo pubblicato da Silvana editoriale con testi di Giovanni Gazzaneo e Franco Rositi.

Pepi Merisio è nato a Caravaggio, nella bassa bergamasca, nel 1931 e comincia a fotografare da autodidatta nel 1947. Progressivamente protagonista del mondo amatoriale degli anni Cinquanta, ottiene numerosi e prestigiosi riconoscimenti in Italia ed all'estero. Nel 1956 inizia la collaborazione con il Touring Club Italiano e con numerose riviste: "Camera", "Du", "Réalité", "Photo Maxima", "Pirelli", "Look", "Famiglia Cristiana", “Stern”, "ParisMatch" e numerose altre. Nel 1962 passa al professionismo e l'anno seguente entra nello staff di "Epoca", allora certamente la più importante rivista per immagini italiana.

L'ambito ideale della poetica di Merisio è, insieme con la grande tradizione contadina e popolare della provincia italiana, anche il variegato mondo cattolico. Nel 1964 pubblica su "Epoca" il suo grande servizio Una giornata col Papa avviando così un lungo lavoro con Paolo VI. Dello stesso anno è il suo primo libro dedicato all'amico scultore Floriano Bodini. Da questo momento, mentre continua la collaborazione con grandi riviste internazionali (celebri i tre numeri monografici di "Du" sul Vaticano, su Siena e sull'Italia cattolica) avvia un'intensa attività editoriale. Caposaldo, dichiarazione d'intenti e summa preventiva della sua attività dì narratore per immagini è l'opera Terra di Bergamo in tre volumi, edita nel 1969 per il centenario della Banca Popolare di Bergamo.

Da allora ha pubblicato oltre un centinaio di libri fotografici con editori diversi, tra i quali Atlantis, Ber Verlag, Conzett e Huber, Orell Füssli, Zanichelli, Electa, Silvana, Bolis, M D'Auria, Editalia, Pubbliepi, Monte dei Paschi, Grafica e Arte, Lyasis e I'ECRA di Roma, per la quale sta curando la collana Italia della nostra gente, che ha raggiunto i ventotto volumi. Per l'Editrice Atlantis e Zanichelli ha realizzato undici volumi sulle Regioni d'Italia, e otto volumi per la Bolis sulle Terre Marchigiane. Per il Centro Studi Valle Imagna ha curato Per le antiche strade (2003), Acqua (2003), Un altro Paese (2005) e In Valle lmagna (2009). Nel 2008 realizza per il Ministero degli Esteri il libro Piazze d'Italia. Con Mario Luzi ha pubblicato il volume Mi guarda Siena (2002).

Nel 1972 la Rai gli dedica una puntata della trasmissione "Occhio come mestiere", curato da Piero Berengo Gardin. Nei 1979, per la Polaroid, esegue un reportage in bianco e nero ora conservato nella Collection Polaroid International di Boston, nel 1964 consegue il Premio Nazionale di Fotogiornalismo a Milano; nel 1965 il Premio internazionale di Fotogiornalismo a Genova.

Particolarmente significative sono le numerose opere di documentazione etno-geografica e d'arte, Ie personali allestite in Italia e all'estero. Da ricordare le mostre alla Helmhaus di Zurigo per i 50 anni di Atlantis (1980); 158 fotografie al Teatro Sociale di Bergamo (1985) e a Palazzo Barberini in Roma (1986); il Duomo guarda Milano all'Arengario (1986); La Valtellina alla Fiera di Milano (1988); Meeting di Rimini (2007). Nel 2010 la Regione Lombardia gli ha dedicato una grande antologica di 150 immagini, ospitata nel Grattacielo Pirelli, dal titolo "Ieri in Lombardia", a cura di Giovanni Gazzaneo.

Nel 1980 "Progresso fotografico" dedica a Merisio un numero monografico. Nel 1982 è l'Editoriale Fabbri che lo accoglie nella collana I grandi fotografi mentre è del 1996 il numero a lui dedicato di “Foto Magazine". Nel 1988 è nominato Maestro della fotografia italiana dalla Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).

PEPI MERISIO

L'Abruzzo nell'Italia di ieri

Chieti, Museo Palazzo de' Mayo - Fondazione Carichieti (Corso Marrucino, 121)

13 luglio - 2 ottobre 2011


Orari estivi (luglio - agosto): dal martedì alla domenica, 18.00 - 22.00; chiuso lunedì

Orari invernali (settembre - ottobre): dal martedì alla domenica, 10.00 - 12.00 / 17.00 - 19.00; chiuso lunedì

Per gruppi e orari differenti su prenotazione


Ingresso gratuito

Catalogo Silvana Editoriale



Informazioni: tel. 0871/568206 - 0871/359801 info@fondazionecarichieti.it - www.fondazionecarichieti.it


Ufficio Stampa

CLP Relazioni pubbliche

Tel. +39 02433403 - fax +39 024813841

press@clponline.it

Comunicato e immagini su www.clponline.it




mercoledì 27 luglio 2011

Un simpatico video di un fotografo molto pazzo...



A volte i fotografi sanno stupire... ;)

Titanic, le foto mai viste


Titanic, le foto mai viste

Titanic, le foto mai viste

Quando il Titanic fu terminato, 100 anni fa, veniva ritenuto 'inaffondabile'. La storia smentì questa convinzione nell'aprile del 1912, quando il translatlantico si inabissò nell'Oceano Atlantico durante il viaggio inagurale tra Southampton e New York. I National Archives hanno appena digitalizzato, e reso pubbliche, alcune immagini inedite di documenti di bordo, ritratti di ufficiali e altre foto d'epoca. A dimostrazione che il mito triste del Titanic non smette di affascinare, a 100 anni dalla sua tragica fine.

Fonte: espresso.repubblica.it

martedì 26 luglio 2011

Cortona on the move. Festival sula fotografia di viaggio - fino al 4 settembre 2011

La prima edizione di CORTONA ON THE MOVE – Fotografia IN Viaggio si tiene fino al 4 Settembre 2011 a Cortona:

CORTONA ON THE MOVE rappresenta un evento unico nell’ambito delle attività culturali di Cortona, che avrà l’opportunità di diventare punto di riferimento per la fotografia in Italia e a livello internazionale.

Il Festival si avvale della presenza a Cortona dei workshop di TPW – Toscana Photographic Workshop (24 Luglio/6 Agosto) – da 18anni impegnato nell’organizzazione di workshop fotografici di alta qualità in Toscana, e della presenza dei suoi fotografi. Inoltre, in concomitanza con il festival, avrà luogo la 4° edizione di Passion & Profession , serie di incontri dedicati alla professione fotografica.

IL VIAGGIO

Viaggiare, spostarsi, migrare, mettersi o essere in movimento sono condizioni note e comuni alle civiltà umane di tutte le epoche e zone geografiche che si compiono con significati e modalità diverse: dal viaggio come sinonimo di esplorazione, conoscenza e pellegrinaggio attraverso strade e luoghi di partenza e arrivo a quello interiore, dal viaggio per sfuggire alle responsabilità a quello del turismo di massa, dal viaggio come transizione socio-economica e nuove forme di cittadinanza, al fenomeno sociale di migranti e popoli in fuga da guerre, fame e mutamenti climatici.

Da sempre il viaggio è stato documentato, illustrato, raccontato… e CORTONA ON THE MOVE – fotografia IN viaggio, sviluppando un percorso nel centro storico della città, offrirà ai suoi visitatori un viaggio di conoscenza delle varie sfaccettature del mondo della fotografia, della comunicazione contemporanea, di reportage di approfondimento e documentazione fotografica attraverso i seguenti eventi:

dal 21 al 24 Luglio

Passion & Profession incontri di orientamento per giovani fotografi

e-magazines ed editoria on-line

Incontri con gli autori, conferenze e dibattiti

Proiezioni notturne

• Portfolio Cafè


dal 24 Luglio al 6 Agosto

TPW Toscana Photographic Workshops con la partecipazione dei maggiori fotografi nazionali e internazionali

dal 21 Luglio al 4 Settembre

Fotografia IN viaggio esposizioni di fotografi delle principali agenzie fotografiche e testate italiane ed internazionali

Circuito OFF esposizioni di lavori fotografici di talenti emergenti

CORTONA ON THE MOVE è organizzato con il patrocinio del Comune di Cortona, della Provincia di Arezzo, della Regione Toscana e del MAEC – Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona
Sponsor
Aruba
Tenute Silvio Nardi

lunedì 25 luglio 2011

Workin'photo - Workshop fotografici a Torino

Nato grazie all'unione delle idee di Edoardo Di Pisa e di Marco Donatiello, Workin'photo è un gruppo di professionisti che ha lo scopo di diffondere l'arte fotografica attraverso l'organizzazione di corsi e workshops per fotografi amatori e professionisti.

I loro workshop sono concepiti per poter consolidare sul campo le proprie nozioni fotografiche, integrandole con la guida e i concetti esposti da fotografi esperti.

I workshop sono rivolti a tutti e non necessitano di attrezzatura professionale, chi è meno preparato potrà contare sul nostro appoggio tecnico, mentre quelli più bravi sfrutteranno le situazioni approfittando del fatto di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Confrontarsi inoltre con persone che condividono la stessa passione permette di valutare il proprio livello tecnico.

I loro workshop sono da concepire come un’utile palestra fotografica dove poter sfruttare a proprio beneficio la presenza di fotografi esperti e l’attrezzatura professionale messa a disposizione dei partecipanti.

Lo staff di workin'photo è composto da fotografi professionisti giovani e dinamici e da persone che lavorano per rendere possibili tutti i workshop in programma, in grado di lavorare in studio o all’aperto, con passione ed entusiasmo, fornendo un servizio completo, dall’idea del corso, alla sua realizzazione.

I fotografi di WORKIN’PHOTO sono tutti specializzati in vari settori della fotografia: foto di moda e glamour, still life, ritratti, reportage, fotografia naturalistica e fotografia subacquea, per garantire risultati sempre eccellenti all’altezza delle Vostre aspettative.

Grazie alla collaborazione con Canon, in molti workshop ci sarà la possibilità di provare per chi volesse, attrezzatura professionale, dalle lenti ai corpi macchina.

La biografia dei due fondatori:

Edoardo Di Pisa:

E' nato nel 1977 a Milano e vivo a Torino. E' sempre stato affascinato dalle immagini, e nel 1990 ha iniziato a fotografare con una reflex a pellicola Mamiya/sekor 1000 DTL di sua madre, dalla quale ha preso la passione per le arti figurative.
In principio fotografava solo per documentare quello che vedeva, ma con il passare degli anni ha iniziato a capire che la fotografia poteva dare di più.
Ha conseguito il diploma di specializzazione in fotografia all’Istituto Europeo del Design e con questo passo ha iniziato a dedicarsi anima e corpo alla fotografia.
Dal 2000, fotografa esclusivamente con reflex Canon, nel 2004 è passato al digitale e attualmente è fotografo professionista e membro del CPS (Canon Professional Service).
Per la post produzione utilizza i Macbook Pro e le sue foto vengono immagazzinate in Aperture. Elabora con cura ogni foto, a volte utilizzando anche tecniche abbastanza sofisticate con Photoshop.
Il lavoro di fotografo nel corso di questi anni lo ha portato a visitare paesi e culture diverse, tali esperienze gli hanno permesso di crescere professionalmente sotto diversi punti di vista.
Si è dedicato alla fotografia in studio, al reportage di viaggio alla fotografia naturalistica, soprattutto in Africa (continente che ama) e alla fotografia subacquea. Ha così deciso di mettere a disposizione le sue conoscenze a tutti gli appassionati di fotografia attraverso dei workshop, ovvero momenti di incontro in cui consolidare le nozioni fotografiche direttamente sul campo, in luoghi di sicuro interesse e ricchi di stimoli visivi.

Marco Donatiello:

E' nato ad Oneglia, ma vive da anni a Torino. Ama la fotografia da sempre e sperimenta continuamente nuove soluzioni e stili. Predilige la ritrattistica e il reportage, in particolare quello sociale, attraverso il quale viene a contatto con persone e realtà diverse ed emozionanti. Dal 2007 ha trasformato la sua passione in attività professionale, aprendo uno studio fotografico nella sua città, il DP Studio - Fotografie d'autore -, per il quale ha scelto uno stile sobrio ed elegante, che fosse in grado di rispondere alle esigenze delle persone e delle aziende di cui si occupo e di trasmettere la professionalità che lo caratterizza.
E' un fotografo professionista membro del CPS (Canon Professional Service) e iscritto alla TAU VISUAL, Associazione Nazionale Fotografi Professionisti.
Considera la fotografia una vera e propria forma di arte e convoglia molte delle sue energie nell’aiutare a diffondere nel nostro paese la cultura fotografia che ancora è carente. Tiene numerosi corsi di fotografia di base e avanzati, di fotoritocco, workshop, fa parte di circoli e gruppi fotografici, organizza mostre fotografiche ed ha sempre progetti fotografici a lungo termine sui quali lavora per anni.

Il SITO

il BLOG


Un video di backstage di un workshop organizzato da Workin'photo


domenica 24 luglio 2011

Il Centro di Educazione Ambientale per la Sostenibilità ‘Il Cielo di Indra’ organizza un workshop di fotografia naturalistica tenuto dal dott. Giorgio Muscetta, fotografo naturalista. Si svolgerà nei giorni dal 17 al 19 agosto ed è rivolto a tutti gli appassionati che vogliono approfondire i temi della fotografia, ma anche a tutti coloro che coltivano l’arte fotografica come hobby e vogliono perfezionare tecniche e conoscenze nel campo della fotografia di viaggio e della fotografia naturalistica. I partecipanti inoltre avranno la possibilità di conoscere il territorio del Parco Nazionale del Pollino attraverso escursioni e visite guidate. Il programma prevede infatti tre giorni di escursione sul M.te Alpi (Latronico) con pernottamento in sacco a pelo e sessioni notturne, la visita delll’ Area Faunistica del Cervo e del Capriolo di Bosco Magnano. Per coloro che ne facciano richiesta verrà data la possibilità di pernottare nel centro storico di Latronico.

Il programma dettagliato, le informazioni sui costi e le modalità di iscrizione sono pubblicate all’indirizzo www.ceasindra.it/workshop-fotografia

PROGRAMMA

Martedì pomeriggio 16

Arrivo, cena e pernottamento

Mercoledì 17

Ore 8,30: incontro in Piazza Umberto I e trasferimento in Località Malboschetto (1.050 m).
Inizio escursione con introduzione alle caratteristiche del territorio da parte della guida.
Ore 9,00: Inizio Workshop
Principi di base della fotografia
La fotografia naturalistica
La fotografia di viaggio
Ore 13,30: Pranzo al sacco a base di prodotti tipici a marchio Parco del Pollino
Ore 15,00: Tecniche fotografiche e breve presentazione dell'escursione
fotografica, tema: il paesaggio.
Ore 16,00: Sessione di fotografia di paesaggio (Itinerari Malboschetto) e macro-fotografia.
Ore 20,00: Cena al sacco a base di prodotti tipici a marchio Parco del Pollino
Pernottamento in sacco a pelo

Giovedì 18Athene Noctua - G. MuscettaAthene Noctua - G. Muscetta

Ore 2,00: Partenza per sessione fotografica notturna in alcuni degli ambienti del Monte Alpi
Ore 5,30: Alba su Monte Alpi (1.900 m)
Ore 7,00: Colazione
Ore 8,00: Visita guidata ai Pini Loricati di Monte Alpi
Ore 12,30: Pranzo al sacco a base di prodotti tipici a marchio Parco del Pollino
Ore 13,30: Rientro in paese
Ore 15,30: Arrivo e momento libero
Ore 18,30: Momento post/produzione con utilizzo del computer e dei software dedicati
Ore 20,30: Cena
Pernottamento nelle case del centro storico

Venerdì 19

Ore 8,00: Partenza
Visita guidata all'Area Faunistica del Cervo e del Capriolo di Bosco Magnano
Ore 13,30: Pranzo al sacco a base di prodotti tipici a marchio Parco del Pollino
Ore 14,30: Discussione e briefing sulle tecniche e sugli argomenti trattati nel
workshop.
Ore 15,30: Tecniche di post/produzione.
Ore 18,30: Proiezione pubblica delle foto e discussione.
Ore 20,00: Cena conclusiva
Pernottamento nelle case del centro storico

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Periodo di svolgimento: 17-18-19 Agosto 2011 (Mer - Gio - Ven)

Costo Workshop € 249,00 compreso vitto, alloggio

Costo Workshop €129,00

Numero partecipanti: min 15 – max 25

Le iscrizioni devono pervenire entro e non oltre il 10 agosto 2011

Dropbox, servizio gratuito di storage online

Dropbox è un servizio gratuito di storage online che da 2 giga di spazio online gratuitamente all'iscrizione e si può incrementare fino ad 8 giga sempre senza spendere nulla

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/7/75/Dropbox_logo.png.

Dropbox è un software multipiattaforma (disponibile per Windows, Mac OS X, Linux, iOS, BlackBerry OS e Android) cloud based che offre un servizio di file hosting e sincronizzazione automatica di file tramite web.

Dropbox si basa sul protocollo crittografico SSL, ed i file immagazzinati, accessibili tramite password, vengono crittati tramite AES.

La versione gratuita del programma permette l'hosting fino a 2 GB estendibili fino a 8 GB in totale (si guadagnano 250 MB per ogni nuova persona invitata che si registri al sito e installi il software sul proprio computer); versioni a pagamento permettono di aumentare lo spazio fino a 50 GB e 100 GB e di guadagnarne altro invitando nuove persone ad utilizzare il servizio.

Il servizio può essere usato via Web, caricando e visualizzando i file tramite il browser, oppure tramite il driver locale che sincronizza automaticamente una cartella locale del file system con quella condivisa, notificando le sue attività all'utente.

Nel novembre 2009 Dropbox raggiunge la cifra di 3 milioni di utenti, e il 20 gennaio 2010 annuncia il raggiungimento di 4 milioni di utenze, il che significa che Dropbox è, in teoria, in grado di garantire sui suoi server una capienza di almeno 8 petabyte.

Qua per scaricare gratuitamente Dropbox: http://db.tt/UoYMs8H

Grazie a Marco Donatiello per la preziosa segnalazione.

sabato 23 luglio 2011

Cantiere Mole 2011. Immagini di un restauro - Torino fino al 15 ottobre 2011

Cantiere Mole 2011. Immagini di un restauro - Torino fino al 15 ottobre 2011
Mole Antonelliana, Torino
A cura di Manuela Castelli, Consuelo Orza, Maurizio Puato


La Mole come non l’avete mai vista.

Una mostra fotografica che racconta il percorso progettuale e la realizzazione dei lavori relativi al restauro della cupola della Mole Antonelliana e all’installazione del Gioiello di luce tricolore in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Il Comune di Torino, il Comitato Italia 150 e il Museo Nazionale del Cinema presentano una selezione di spettacolari fotografie che mostrano ai visitatori una nuova prospettiva da cui guardare il simbolo della città di Torino.
Un anno di lavoro, fatto di ghisa e di corde, di scalate e di vertigine, ma soprattutto di persone che hanno avuto il coraggio di stare lì, in bilico, a 100 metri di altezza per riportare la Mole al suo splendore.
In occasione della mostra verrà aperto al pubblico il dehors del Cabiria Cafè con accesso da via Montebello.
L’iniziativa fa parte del programma del Festival “Architettura in città”, promosso dall'Ordine e dalla Fondazione Ordine Architetti di Torino.

venerdì 22 luglio 2011

Apericorso - il corso di fotografia base a Torino preceduto da aperitivo dal 31 ottobre 2011



Dopo il successo delle precedenti edizioni, il DP Studio - Fotografie d'autore, con la collaborazione del CH4 Sporting Club e di Reflex Top Linea organizza un nuovo Apericorso di Fotografia di base, l'unico corso di fotografia preceduto da un ricco aperitivo!
E' un corso base di fotografia digitale tenuto da Marco Donatiello e si svolgerà presso il CH4 Sporting Club di Via Trofarello 10 a Torino.

Periodo dall'31 ottobre al 16 dicembre 2011
Orario: inizio aperitivo ore 19.30, corso ore 21.00 - 23.00

Argomenti trattati:

- Tecnica della fotografia
- Immagine digitale
- Composizione fotografica
- Fotografia digitale dopo lo scatto
- Uscita fotografica
- Analisi e presentazione lavoro svolto
- Mostra finale degli allievi

Quota, comprensiva di aperitivi e corso: 120€
Info e iscrizioni:
Marco Donatiello - DP Studio fotografico - Strada del portone, 31 - Torino
339/59.28.757
Email: iscrizioni@apericorso.com
Sito: www.apericorso.com

Biografia di Marco Donatiello:
E' nato ad Imperia, ma vive da anni a Torino. Ama la fotografia da sempre e sperimenta continuamente nuove soluzioni e stili. Predilige la ritrattistica e il reportage, in particolare quello sociale, attraverso il quale viene a contatto con persone e realtà diverse ed emozionanti. Dal 2007 ha trasformato la sua passione in attività professionale, aprendo uno studio fotografico nella sua città, il DP Studio - Fotografie d'autore -, per il quale ha scelto uno stile sobrio ed elegante, che fosse in grado di rispondere alle esigenze delle persone e delle aziende di cui si occupo e di trasmettere la professionalità che lo caratterizza.
E' un fotografo professionista membro del CPS (Canon Professional Service) e iscritto alla TAU VISUAL, Associazione Nazionale Fotografi Professionisti.
Considera la fotografia una vera e propria forma di arte e convoglia molte delle sue energie nell’aiutare a diffondere nel nostro paese la cultura fotografia che ancora è carente. Tiene numerosi corsi di fotografia di base e avanzati, di fotoritocco, workshop, fa parte di circoli e gruppi fotografici, organizza mostre fotografiche ed ha sempre progetti fotografici a lungo termine sui quali lavora per anni.
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Il suo BLOG

Profilo d’acqua di Angelo Cricchi - Roma fino al 5 settembre 2011

Profilo d’acqua di Angelo Cricchi

A cura di Stella Gallas e Cristina Nisticò

La Galleria Doozo presenta in anteprima Profilo d’acqua, mostra fotografica di Angelo Cricchi a cura di Stella Gallas e Cristina Nisticò. Una straordinaria serie di Polaroid e stampe fotografiche scattate lungo le arterie fluviali della Terra: Rio delle Amazzoni, Orinoco, Mekong, Huang-He, Mississippi, Nilo, Gange, Danubio. Cricchi con queste immagini racconta il suo viaggio alla costante ricerca “della presenza dell’acqua nello sguardo delle persone”. Migliaia di chilometri portandosi dietro uno strumento inadeguato e scomodo, una pesante fotocamera Linhof technika degli anni 50. Le fotografie sono accompagnate dal video di Silvia Morani realizzato lungo il Nilo.

L’avventura inizia dal maestoso Rio delle Amazzoni: “appena i fatti della vita mi avevano fornito le motivazioni e l’urgenza per un brusco cambiamento, io per ricominciare, avevo scelto il fiume dei fiumi. E per visitarlo non avrei percorso la via dei Conquistadores risalendo dal delta ma quella della natura: dalla sorgente alla foce”. Segue l’Orinoco partendo dal Salto Angel a Canaima, lungo Ciudad Bolivar sino al delta. Attraversa il Mekong dai confini con la Cina, il Myanmar, la Thailandia, la Cambogia e il Vietnam. In Cina realizza alcuni scatti sullo Huang-He, il Fiume Giallo, nel tratto della Mongolia interna. Il Mississippi lo segue in macchina lungo la Great River Road, da Minneapolis a Hannibal, la città dove cresce Mark Twain, per le terre degli Amish, e poi Memphis, la terra di Elvis, fino alle terre del blues, Clarcksdale, Moon Lake, New Orleans. Lungo il Nilo ripercorre i luoghi di Akenhaton. Sul Gange, il fiume sacro agli indù, ritrae i Gaths. E il Danubio blu.

La fragilità è alla base di River, progetto in itinere di Angelo Cricchi di cui fa parte questa consistente serie di ritratti. Fragile è il banco ottico, con cui Angelo Cricchi scatta i suoi ritratti “per forzare una visione già di per sé anomala”. Fragili sono le Polaroid trasportate in scatole stagne. Fragili le immagini sviluppate in circostanze che ricordano quelle del viaggiatore conradiano. Fragili sono le nostre certezze occidentali, nel momento dell’incontro con gli sguardi di chi vive lungo i fiumi. L’altro topos di questo avventuroso lavoro fotografico è il fiume come ritorno al principio. Una visione che Angelo Cricchi ritrova nella biografia di Loren McIntyre, dove si narra di un ritorno alle origini dell’uomo risalendo verso la sorgente del fiume.

Profilo d’acqua di Angelo Cricchi

7 giugno - 5 settembre 2011

Galleria Doozo

via Palermo 51/53, Roma

orari galleria: dal martedì al sabato 11-22

tel 064815655

email info@doozo.it

www.doozo.it


Ufficio Stampa Cristina Nisticò Press

mob +393391527127 / email cristinanist.press@gmail.com

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giovedì 21 luglio 2011

Leica - la macchina fotografica da 1 milione di euro

Vienna , la macchina fotografica
da 1 milione di euro

Collezionista cinese compra a un'asta una Leica del 1923

Se l’è aggiudicata un anonimo collezionista cinese che ha sborsato 1,32 milioni di euro trasformandola velocemente nella macchina fotografica più costosa di sempre. Lo scorso 28 maggio a Vienna è stata battuta all’asta dalla galleria Westlicht una splendida Leica modello 0, numero di serie 107, prodotta nel lontano 1923. Nonostante i quasi 90 anni d’età, questa fotocamera è in ottimo stato e funziona perfettamente. La cifra raggiunta dall'asta ha impressionato anche gli organizzatori che prevedevano d'incassare al massimo 500.000 euro




COLLEZIONISTI DA TUTTO IL MONDO - Prodotta in appena 25 esemplari, questa Leica è anche la prima macchina fotografica della nota marca tedesca a essere stata esportata negli Stati Uniti per essere brevettata. Nel 1925, l'azienda Leitz di Wetzlar, una città di circa 50.000 abitanti nell'Assia tedesca, cominciò a commercializzarla e in poco tempo il modello rivoluzionò il mondo della fotografia grazie alla sua particolare leggerezza e alla singolare capacità di catturare la luce naturale. La fama leggendaria del marchio tedesco e la qualità tecnica del prodotto hanno fatto arrivare a Vienna decine di collezionisti da tutto il mondo che a colpi di rialzi hanno tentato di aggiudicarsi questo gioiellino. Alla fine l'ha spuntata un collezionista cinese, che visto l'alto prezzo raggiunto dall'asta, ha preferito che le sue generalità non fossero rese pubbliche. Il precedente record mondiale apparteneva a un dagherrotipo francese (la prima macchina a sviluppare fotografie non riproducibili) del 1839, prodotta dall'inventore francese Louis Jacques Mandé Daguerre che l'anno scorso era stata battuta all'asta per 732 mila euro

COMMENTI – Una Leica serie 0 già era stata battuta all'asta nel 2008 dalla stessa galleria Westlicht e a conquistare il prezioso modello era stato un europeo che al tempo sborsò “appena” 320.000 euro. A distanza di solo 3 tre anni il valore dello stesso modello è quasi quadruplicato: «Noi stessi siamo rimasti sorpresi - dichiara a Le Monde il gallerista Peter Coeln - anche se negli ultimi anni i prezzi sono aumentati significativamente sotto la pressione dei collezionisti cinesi» La portavoce della galleria Karin Mueck conferma al tabloid britannico Daily Mail che questa Leica è davvero un pezzo unico: «È l'unica macchina fotografica che ha inciso sulla parte superiore la parola Germania. Inoltre, come confermano i documenti della fabbrica che l'ha prodotta, essa fu inviata a New York per ottenere il brevetto, quindi non è solo una delle migliori macchine fotografiche esistenti, ma è anche la prima Leica ad essere stata esportata nella storia».

Storia del marchio:
"La Leica è un marchio che riunisce tre diverse aziende europee, svizzere e tedesche, operanti nel settore dell'ottica e attive nella produzione di microscopi, fotocamere e strumenti geodetici storicamente o economicamente collegate con il marchio Leitz. Il nome del gruppo trae origine dalle iniziali del cognome dell'industriale tedesco Ernst Leitz, impegnato nel settore ottico e di precisione nella seconda metà del XIX secolo, e fondatore nel 1869 dell'Ernst Leitz Optisches Institut a Wetzlar, e dalle prime lettere di camera (che in tedesco significa macchina fotografica). Il marchio è stato variamente legato nel tempo con le aziende Wild, Leitz, Leica, Kern, Jung, C. Reichert, Cambridge Instruments, American Optical.


Si può far risalirea a Carl Kellner l'esordio di quelli che saranno i marchi Leitz e Leica, con la costituzione nel 1849 in Wetzlar dell'Optisches Institut, diventato poi Leitz nel 1869 con la conduzione unica di Ernst Leitz, seguita alla morte a soli 29 anni di Kellner. Kellner è stato un talento nella meccanica e nell'ottica, alla quale ha applicato i suoi studi matematici. In particolare, Kellner ha inventato un oculare corretto, noto oggi come oculare ortoscopico di Keller, con una nuova combinazione di lenti che ha migliorato, in maniera significativa per l'epoca, la qualità delle immagini, ottenendo dei sistemi altamente acromatici e corretti per le distorsioni geometriche. L'applicazione si rivolgeva particolarmente a telescopi e microscopi. L'attività dell'azienda veniva dal '69 seguitata da Leitz, talento meccanico ed ugualmente autodidatta, artigiano e apprendista per una società tedesca che fabbricava attrezzature di laboratorio poi proseguita in Svizzera con un produttore di strumenti di precisione orologi elettrici e telegrafi. Prima dipendente e un anno dopo socio di Kellner, cambiava in Optical Institute Belthle und Leitz, Wetzlar, vorm. C. Kellner, il nome dell'azienda.

Nel 1869 Ernst Leitz I fondò la Leitz. Alla morte del padre l'omonimo figlio Ernst II decise di entrare nel mondo della fotografia. Nel 1911 Oskar Barnack, ingegnere proveniente dalla Zeiss, cercò di utilizzare la pellicola per riprese cinematografiche con apposite modifiche inserendolo in un caricatore, per creare una nuova tipologia di macchine fotografiche. Naque così la fotocamera a pellicola 24X36 noto anche come "formato Leica" che troviamo sulle fotocamere ancora oggi.

Il frutto degli studi di Oskar Barnack fu la creazione del prototipo UR (1914), una fotocamera 35 mm con otturatore sul piano focale, con obiettivo 50 mm, slitta porta accessori e peso di 350 g, questa fu la capostipite di tutte le fotocamere Leica e questa architettura venne adottata in tutte le fotocamere 35 mm fino ai nostri giorni.

Con la crisi economica tedesca, Leitz si convinse a giocare la carta della produzione fotografica, fu coniato il nome che ancora oggi ha la casa tedesca Leica e nel 1925, alla fiera di Lipsia, fu presentata la Leica I, prima Leica di serie; i concetti costruttivi erano quelli che ancora oggi sono alla base delle moderne fotocamere 35 mm.

La divisione fotografica dell'esercito tedesco nella seconda guerra mondiale venne dotata esclusivamente di fotocamere Leica, infatti esistono delle Leica a telemetro con ottica a vite E39 che riportano come marchio l'aquila nazista. La qualità assoluta, la rapidità di scatto, le dimensioni ridotte e la bellezza estetica delle Leica furono tali che i Sovietici copiarono svariati modelli Leica, sia prima che durante che dopo l'ultimo conflitto mondiale.

Nel dopoguerra la Leica si rinnova e si migliora, abbandonato il sistema di ottica a vite, la Leitz lancia sul mercato i modelli della serie M; fotocamere a telemetro con pratico innesto delle ottiche a baionetta. Tutt'ora è in corso la produzione delle Leica M con la M7 a pellicola, la M8 digitale e altri modelli M speciali. La serie Leica M divenne ben presto la preferita da tantissimi fotoreporter dell'epoca, vista l'assoluta maneggevolezza, rapidità, affidabilità ed efficienza di queste fotocamere. In seguito poi la Leitz produce le Leica reflex, più economiche rispetto ai modelli M d'élite; famose negli anni '70 erano le Leicaflex, oggi si producono le Leica Reflex della serie R.

Negli anni a seguire, proseguendo con il concetto tecnologico di cui la Leica I fu ispiratrice, si susseguirono vari modelli, ciascuno dei quali aveva dei perfezionamenti più o meno significativi.

Attualmente la Leica si occupa anche di fotografia digitale e fornisce il disegni e progetti di sue lenti a dei marchi già affermati di fotografia digitale (come la serie Lumix di Panasonic) che poi provvedono in proprio alla produzione delle stesse."

mercoledì 20 luglio 2011

Eruzione del vulcano Puyenhue

L'eruzione del vulcano

Immagini da kolossal hollywoodiano a Osorno, in Cile, dove il vulcano Puyenhue si è risvegliato dopo 51 anni di inattività. L'enorme colonna di fumo, che si alzata in cielo per oltre 10 km, ha raggiunto anche la vicina Argentina e ha costretto le autorità cilene ad evacuare oltre 3500 persone.

martedì 19 luglio 2011

Fotografia e passaporto....

Foto passaporto
Un fotoprogetto per mostrare quanto "le persone possano sembrare diverse nella vita di tutti i giorni e nella foto dei loro documenti". A realizzarlo sono due giovani fotografi armeni, Suren Mavelyan e Biayna Mahari, che hanno messo a confronto l'immagine dei passaporti di alcuni modelli con dei ritratti scattati loro recentemente. Come molti avranno già provato sulla propria pelle spesso il paragone tra una fototessera scattata anni prima e un'immagine attuale sottolinea un gradevole cambio di look oltre a un comprensibile invecchiamento.
Fonte: repubblica.it

lunedì 18 luglio 2011

Corso di fotografia base a Torino dal 3 ottobre al 27 febbraio 2012

Corso di fotografia base a Torino






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Un programma di incontri di avvicinamento alla tecnica fotografica di base dallo scatto alla presentazione delle immagini.

OTTOBRE
03 Introduzione, scopi didattici e tecnica fotografica
10 Tecnica fotografica
17 Tecnica fotografica
23 Fotografiamo insieme - Esercitazione pratica
24 Commentiamo le foto degli allievi

NOVEMBRE
07 Composizione fotografica: regole di base
14 Composizione fotografica: avanzata
21 La costruzione di un progetto fotografico
28 Commentiamo le foto degli allievi

DICEMBRE
04 Fotografiamo insieme - Esercitazione pratica
05 Il trattamento delle immagini digitali
12 Il trattamento delle immagini digitali
19 Fotografiamo insieme - Luci in città

GENNAIO
09 Commentiamo le foto degli allievi
16 Il ritratto
23 Il paesaggio
30 Il reportage

FEBBRAIO
06 La fotografia d'azione
13 La fotografia naturalistica
20 Macrofotografia
27 Commentiamo le foto degli allievi - Consegna degli attestati di partecipazione

Le serate possono subire variazioni in funzione della disponibilità dei docenti.
Maggiori dettagli sulle uscite di gruppo verranno forniti nel corso delle lezioni. I costi logistici delle uscite sono a carico dei partecipanti.

Il corso si terrà da lunedì 3 ottobre 2011 a lunedì 27 febbraio 2012, con cadenza settimanale. Le lezioni avranno inizio alle ore 21.00 in via Aquila 21 (salvo indicazione contraria).
Il costo è pari a 120€ a titolo di rimborso spese (comprensivo di iscrizione al Circolo Fotografico "La Mole" per il periodo 2011/2012).
Posti limitati.

Durante tutta la durata del corso gli allievi saranno seguiti da appositi tutor a cui potranno fare riferimento per qualsiasi problematica e/o approfondimento.

Per iscriversi è possibile:

- compilare il modulo a questo indirizzo
- presso la sede del circolo il mercoledì sera dalle ore 21 (a partire da settembre)
- presso il negozio Ferroglio areaimmagine in via Tripoli 192 (orari di negozio)

“Milano, un minuto prima. Nuove visioni di una città” Milano fino al 18 settembre 2011

Alessandro Imbriaco

La mostra

Periodo
dal 24 giugno al 18 settembre 2011
Orario
tutti i giorni dalle 11 alle 21
Giovedì e Venerdì dalle 11 alle 23
lunedì chiuso
Costo biglietto
Intero: 7,50 euro
Ridotto: 6 euro
Scuole: 4 euro
Per informazioni
02.5811.8067
02.8907.5419


Milano. Vivo in una città occupata da gente occupatissima. Camminano tutti svelti, guardano le donne solo dopo le nove di sera. Questa città si sveglia ogni giorno un minuto prima.
Marcello Marchesi

La città di Milano è il denominatore comune degli scatti raccolti in occasione della mostra che Forma ospiterà durante l’estate 2011.
Un progetto espositivo nuovo non solo nel contenuto,ma anche nella sua struttura, sono quattro i curatori coinvolti, Matteo Balduzzi, Arianna Rinaldo, Giulia Tornari e Francesco Zanot e 12 i progetti fotografici selezionati.
Gli autori in mostra, non solo milanesi e non solo italiani, propongono sia lavori nati appositamente per questa esposizione, sia percorsi fotografici nati da riflessioni già in fieri sull’argomento.
Il progetto diventa una sorta di osservatorio temporaneo che restituisce nell'insieme una visione complessa, articolata e insolita di questa città. Milano si trasforma in un territorio da esplorare, da comprendere nelle sue emergenze sociali, nella struttura urbanistica, nei cambiamenti economici e nel tessuto umano che la percorre e la trasforma.
I CURATORI:
Matteo Balduzzi, Arianna Rinaldo, Giulia Tornari, Francesco Zanot.
GLI AUTORI:
Fabrizio Bellomo, Maurizio Cogliandro, Nicolò Degiorgis, Edoardo Delille, Massimiliano Foscati, Matteo Girola, Giovanni Hänninen, Alessandro Imbriaco, Bernd Kleinheisterkamp, NTSH, QD (Elena Givone, Marcello Mariana, Tommaso Perfetti, Anna Postano, Benedetta Alfieri, Alessandro Bambini, Filippo Brancoli Pantera, Claudia Ferri, Roberto Ape, Gabriele Rossi, Maurizio Esposito, Daniele Guadalupi, Giuseppe D’Alia, Maria Vittoria Trovato), Mirko Smerdel, Carlo Alberto Treccani e Zoe Vincenti.

Matteo Balduzzi (curatore presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo), ha selezionato tre progetti che, anziché descrivere Milano, trovano nella città un punto di partenza per esplorare uno spazio non soltanto fisico ma fatto di relazioni: con il tempo, le persone, la memoria, la tecnologia.
I vostri grattacieli / 2010 di Mirko Smerdel (Prato, 1978)
La scritta “I vostri grattacieli sono macerie prima ancora di essere costruiti”, trovata su una palizzata in legno durante la demolizione della Stecca degli Artigiani, è il punto di partenza della riflessione di Smerdel.
A cavallo tra grafica e fotografia, l’autore la associa a una serie di immagini raccolte sui media che rappresentano il quartiere nel corso degli anni, rendering e plastici di nuovi edifici destinati a cambiare lo skyline di Milano, immagini di grattacieli del XIX e XX secolo nelle città del mondo.
Al di là del messaggio politico antagonista che colpisce al primo istante, il lavoro ripercorre la modernità, le sue utopie urbane, la fine e il succedersi inevitabile di paradigmi e ideologie. Si crea così un archivio di idee, conflitti, speranze e progetti che segnano la storia della città, anche quando non costituiscono una presenza visibile.
QD / 2011
QD è un progetto collettivo in progress, realizzato da 15 fotografi distribuiti su tutto il territorio italiano. Gli autori intendono esplorare e raccontare in parallelo il proprio ambito urbano in una sorta di diario in cui le cifre stilistiche personali tendono a sfumare in uno sguardo comune e in cui le riflessioni sul fare fotografia si affiancano e si intrecciano alle immagini stesse.
QD nasce a Milano per iniziativa di Tommaso Perfetti, ma, nei continui rimandi tra un progetto e l’altro, diventa un racconto dell’Italia intera e al contempo mostra come sia impossibile pensare alle città senza considerare le infinite relazioni che le compongono e come possa essere vitale per la fotografia d’autore riscoprire oggi una certa curiosità, libertà e semplicità di sguardo.
Web Camera di Carlo Alberto Treccani (Brescia, 1984) e Camere incustodite di Matteo Girola (Milano, 1983)
I due autori, pur con una formazione comune, lavorano su tematiche e con tecniche molto diverse. Eppure, essi hanno realizzato, in contemporanea e senza essere a conoscenza l’uno dell’altro, due progetti molto simili che utilizzano le immagini della rete: le fotografie sono scattate, letteralmente, nelle loro stanze a Milano ma i soggetti, spesso impossibili da identificare, si trovano in tutto il mondo.
I due lavori, esposti come fossero un unico progetto, testimoniano quanto queste immagini spesso di bassa qualità, banali, mute, siano presenti nella nostra vita, popolando i monitor dei computer, i social network e di conseguenza anche lo spazio abitato quotidiano.

Arianna Rinaldo (Photo Consultant per D-La Repubblica, direttrice del trimestrale OjodePez, photo editor e curatrice freelance) ha selezionato tre fotografi che già operano sul territorio milanese. Le loro visioni offrono uno sguardo a tre livelli: l’orizzonte della strada e degli abitanti, l’underground e la visione più nascosta e infine lo sguardo rialzato, quasi artificiale, che ci rivela ciò che a volte è invisibile al nostro sguardo.
Terreni di Edoardo Delille (Firenze, 1974)
Delille ha una visione positiva del mondo, cerca sempre di raccontare piccole storie che rappresentano l'identità di un posto, colleziona così i ritratti di chi lo vive e lo anima cercando di ribaltare gli stereotipi comuni. Per Milano, Un minuto prima, in linea con il suo lavoro di documentazione, si trova a mappare gli spazi occupati nel tempo libero dagli abitanti di Milano nella loro sorprendente diversità.
Milano Up di Giovanni Hänninen (Helsinki, 1976)
Il suo progetto prende le mosse dalle "grandi opere" del passato prossimo milanese che, con enormi volumetrie e grandi speranze, sono spesso rimaste incompiute o abbandonate. L’autore realizza un ritratto degli spazi urbanistici sottoposti a cambiamenti, recenti o passati, dalle nuove imponenti architetture in via di sviluppo ai quartieri dimenticati, con uno sguardo ai cantieri del prossimo Expo del 2015.
Limbo di Zoe Vincenti (Milano, 1975)
Zoe Vincenti spesso si interessa di storie intime, nascoste, personali. L’autrice entra in contatto con le persone e ci presenta le loro vite e le loro passioni senza invaderle. In occasione di Un minuto prima presenta un’esplorazione nella Milano underground, notturna, nascosta. È una finestra aperta su mondi e identità che spesso non vivono alla luce del sole, ma che convivono nella nostra città.

Giulia Tornari (Responsabile dei fotografi di Contrasto) ha selezionato tre fotografi che si cimenteranno in nuove produzioni pensate ad hoc per la mostra di Forma.
Deriva di Alessandro Imbriaco (Salerno, 1980)
Per Milano, un minuto prima estenderà il lavoro che sta realizzando sulla città di Roma: una mappatura discontinua dei modelli abitativi alternativi presenti nel territorio. Un ripensamento del concetto di abusivismo inteso anche come trasformazione del luogo stesso, delle sue funzioni e del suo assetto estetico, come generatore di “detournement”, di “derive” non integrabili nell’illusione di un piano regolatore.
Islam nascosto di Nicolò Degiorgis(Bolzano, 1985)
Di formazione documentaria, Degiorgis, osserva come le minoranze marginalizzate riescano a crearsi i propri spazi all’interno della società.
Esiste una sola moschea ufficiale in Italia, nonostante una popolazione musulmana in continuo aumento. Si osserva però una proliferazione di luoghi di culto improvvisati (capannoni, seminterrati, garage e supermercati), Degiorgis ha catturato lo spirito delle comunità islamiche in molte città italiane e continuerà la sua indagine nel territorio milanese cercando di raccontare come vivono la fede i musulmani che vivono nel territorio del capoluogo lombardo.
Credimi di Maurizio Cogliandro (Roma, nel 1979)
In occasione della mostra di Forma continuerà il suo viaggio ideale in un’Italia nascosta e personale, dove il vissuto è fatto di piccole vicende, di incontri inaspettati, paesaggi urbani e relazioni intime.
La necessità che lo spinge è quella di interpretare Milano aldilà del nostro tempo, oltre la memoria e la tradizione.

Francesco Zanot (Curatore e responsabile delle attività didattiche di Forma) ha selezionato tre progetti molto diversi per punto di vista ma anche per mezzo con il quale prendono vita.
Le più belle vedute di Milano di Fabrizio Bellomo (Bari, 1982)
Il soggetto delle fotografie di Fabrizio Bellomo sono i chioschi del centro di Milano in cui le immagini più comuni della città vengono vendute sotto forma di cartoline.
A partire da un processo di imitazione, contraffazione e riproposizione, le sue opere si presentano nello stesso modo di ciò che rappresentano: sono infatti anch'esse vere e proprie cartoline che saranno distribuite ai visitatori della mostra. Sul retro di ognuna ci sarà inoltre un codice che rimanderà ad un filmato in rete, facendo sì che il pubblico possa portare con sé un frammento dell'esposizione e proseguire la sua visita anche al di fuori delle sale di Forma.
Outside My Door di Massimiliano Foscati (Milano, 1970) e Bernd Kleinheisterkamp (Germania, 1973)
Outside My Door è progetto iniziato nel 2010 che prevede riprese fotografiche realizzate da Kleinheisterkamp nel quartiere milanese di Precotto dove Foscati vive. Quello che viene presentato è un diario al contempo visivo e scritto, dove le parole di Foscati accompagnano gli scatti di Kleinheisterkamp, due voci che dialogano sullo stesso quartiere e di cui restituiscono un’immagine articolata e multiforme.
Nothing To See Here

domenica 17 luglio 2011

Red Epic M

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Questa non è una semplice fotografia, ma una vera e propria rivoluzione che nei prossimi anni si scatenerà nel panorama della fotografia....
Non è una foto, ma è un singolo frame di un video registrato con una Red Epic M che catturava a 96 fps utilizzando un obiettivo Zeiss Compact Prime 25mm f 2.9 e salvando in nel formato RAW di Red R3D. La risoluzione utilizzata è la 5K che è esattamente 5 volte più estesa del 1080p che i marchettari pubblicizzano come Full HD.
Quindi in futuro si potrenno scattare foto da 14 megapixel a più di 100 fotogrammi al secondo? Pensate l'utilizzo in fotografia sportiva o in quella d'azione...
Lo scoglio principale saranno la progettazione di memorie che potranno elaborare e gestire in pochissimo tempo questa enorme mole di dati...
Chissà poi il prezzo.

sabato 16 luglio 2011

Ferdinando Scianna

Ferdinando Scianna nasce a Bagheria nel 1943.
Da giovane si iscrive alla Facolta di Lettere e Filosofia presso l'Università di Palermo, studi che presto interromperà. A vent'anni stringe l'amicizia con lo scrittore Leonardo Sciascia con il quale, a soli ventuno anni, pubblica il suo primo libro di foto, con la prefazione proprio di quest'ultimo: "Feste religiose in Sicilia". In questo libro riesce ad immortalare momenti salienti di numerose feste religiose di tutta la Sicilia: il libro ottiene il prestigioso premio Nadar.

Nel 1967 si trasferisce a Milano dove comincia a lavorare per il settimanale l'Europeo, facendo il fotoreporter e l'inviato speciale. Successivamente si trasferirà a Parigi dove farà il corrispondente per 10 anni. Qui scriverà per "Le Monde Diplomatique" e "La Quinzaine Littéraire", di politica per il primo, di fotografia e letteratura per il secondo.

Nel 1977 pubblica in Francia "Les Siciliens" e in Italia "La Villa Dei Mostri". In questo periodo conosce Henri Cartier-Bresson. Nel 1982 entra nella prestigiosa agenzia Magnum introdotto proprio dal maestro Henri Cartier-Bresson. La sua collaborazione con scrittori famosi continua con successo e nel 1989 viene pubblicato il libro "Le forme del caos" con la prefazione dello scrittore catalano Manuel Vázquez Montalbán.

Dal 1987 comincia a lavorare a reportage e ritratti, alternando questi lavori a quelli di alta moda e pubblicità affermandosi a livello internazionale come uno dei più richiesti fotografi. Nonostante l'impegno commericale trova il tempo per svolgere un'attività giornalistica fra Italia e Francia con notevole successo sui temi di cui si è sempre occupato.

Nel 1995 ritorna al passato riaffrontando i temi religiosi del suo primo libro e pubblica "Viaggio a Lourdes". Nei due anni successivi produce le migliori immagini del suo progetto "Dormire Forse Sognare". Mentre nel 1999 vengono pubblicati i sui ritratti al famoso scrittore argentino Jorge Luis Borges.

Nel 2003 esce il capolavoro "Quelli di bagheria" dove, mettendo assieme foto del suo passato, ricostruisce la sua giovinezza nel paese natìo. Nel dicembre 2006 viene presentato a Roma il calendario 2007 per la Regione Siciliana: 12 scatti nei quali ritrae la famosa attrice messinese Maria Grazia Cucinotta sulle montagne siciliane dei Nebrodi.

FerdinandoScianna

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