Claudia Rocchini - Experienze di fotografia animalista: l’avifauna in volo e il ritratto
Oasi di Sant’Alessio – 17 marzo 2012 Uno  dei crucci dell’appassionato di fotografia animalista è quello di non  riuscire a portare a casa lo scatto, vuoi perché l’animale è troppo  lontano rispetto all’attrezzatura posseduta, vuoi perché non si ha la  certezza di avvistamenti garantiti.  E’ uno dei motivi per cui,  soprattutto negli ultimi anni, Parchi e Oasi faunistiche (non zoo) hanno  visto moltiplicare le visite da parte dei fotoamatori: la presenza  certa di animali, alcuni in semi libertà, moltissimi liberi, a portata  di medio tele rende questi luoghi le palestre fotografiche ideali per  gli appassionati del genere. La fotografia in questi luoghi, proprio per  la presenza certa e vicina dei soggetti, viene erroneamente considerata  “facile”. Come avremo modo di verificare in questo appuntamento, simili  riprese sono tutt’altro che facili, al massimo si possono considerare  “sicure”, nel senso che si ha la certezza di inquadrare e fotografare  l’animale. Ma da qui a ottenere risultati d’effetto, ce ne corre. La  giornata che proponiamo, costruita sulle caratteristiche del luogo che  ci ospiterà, affronterà due tipologie di ripresa – l’avifauna in volo e  il ritratto animale – da un punto di vista che comprenderà non solo le  tematiche fotografiche, ma anche l’approccio comportamentale, nostro, e  dell’animale: una photoexperience in cui vi verranno date le indicazioni  utili, etologiche, tecniche e compositive di carattere generale, per  darvi le basi di ripresa nei due generi fotografici e permettervi di  affrontare al meglio i prossimi appuntamenti specifici per ogni tema: Avifauna in volo: “La  fotografia di uccelli in volo, per gli amanti della fotografia in  Natura e di Natura, è uno dei generi fotografici più stimolanti e  difficili perché richiede un mix di abilità tecnica, prontezza di  riflessi, rapidità di azione, conoscenza della propria attrezzatura e,  soprattutto, delle abitudini dei soggetti che si vogliono fotografare.  Prima che fotografi bisogna essere osservatori perché conoscere i  comportamenti dei volatili ci darà una marcia in più. Qualche esempio:  cambia molto se siamo in procinto di fotografare un airone, soggetto  medio grande con un volo abbastanza prevedibile e lento, rispetto alla  ripresa di un falco pellegrino soggetto più piccolo e con una velocità  critica che sfiora i 400 km/h (quella documentata vai dai 320 fino ai  400 km/h). Prevedere quando un airone o una spatola sono in procinto di  spiccare il volo, dall’acqua o dalla terraferma, ci aiuterà a  immortalare il momento topico. O ancora: lo sapevate che la cicogna, in  fase di planata, è un soggetto relativamente semplice da riprendere? Il  suo lento volo prevede larghi cerchi a spirale con ali spiegate, una  modalità che consente tutto il tempo di prepararci calcolando il momento  ottimale di scatto anche in base alla composizione”. Claudia Rocchini – Tiro a volo, FOTOGRAFIA REFLEX, maggio 2011.  Ritratto animale: “Ci  sono essenzialmente due modi di fotografare un animale: l’immagine  documentaristica e il ritratto. Nella prima al fotografo viene richiesto  un distacco emotivo dal soggetto per restituire il più possibile la  realtà nuda e cruda; nella seconda è l’esatto opposto: al fotografo è  richiesta un’interpretazione del soggetto per trasmettere tutta  l’emozione del momento. Come? Tirando fuori il lato animale che c’è in  noi per entrare in contatto con il lato umano presente in ogni  animale. Il ritratto animale si rivela dunque come uno dei generi  fotografici tra i più impegnativi perché richiede una partecipazione  emotiva mista a disponibilità e competenze che vanno molto oltre le  tecniche di ripresa: capacità di osservazione, conoscenza dei  comportamenti, tanta pazienza e, soprattutto, una massiccia dose di  empatia. Ma se può risultare relativamente agevole stabilire un contatto  empatico con una persona, con un animale la questione è più complicata:  difficilmente è collaborativo, non si metterà in posa dietro nostra  richiesta e rimane fermo solo quando dorme. Nonostante ciò è  possibile ottenere ritratti d’effetto, cioè guardare con il cuore  oltreché con gli occhi, mediante accorgimenti tecnici e psicologici che  spaziano dalla composizione alla cattura di un’espressione particolare,  alla prontezza di riflessi, alla capacità di previsione di un  comportamento o di una postura”. Claudia Rocchini, Workshop sul ritratto animale, Oasi di Sant’Alessio, 2011. OASI DI SANT’ALESSIO – AVVISTAMENTI GARANTITI A PORTATA DI 200MM
L’Oasi di Sant’Alessio è una  magnifica tenuta in provincia di Pavia, con un castello medievale come  quartier generale della struttura e, tutt’attorno, un’area protetta  destinata al conservazionismo e al ripopolamento faunistico. E’ da  sempre meta prediletta di moltissimi fotografi naturalistici per  l’opportunità di osservare e immortalare da vicino, senza disturbarle,  numerose specie aviarie, alcune in cattività e semi cattività,  moltissime in libertà. Attorno alla tenuta, infatti, la campagna pavese  ospita numerosissime specie stanziali: cicogne, aironi, spatole, aironi  bianchi maggiori, ibis sacri, garzette, nitticore, cormorani, mignattai,  germani che, due volte al giorno, giungono al lago dell’Oasi attirate  dal pesce posizionato sulle rive. I punti di shooting intorno al lago  distano pochi metri da punti in cui viene lasciato il pesce, sarà così  possibile assistere alle evoluzioni in volo, sull’acqua e sulla  terraferma, delle specie citate. Dunque, avvistamenti garantiti a  portata di 200mm, vedi il Video del feeding time presso il lago dei Pellicani, realizzato nell’Oasi innevata ai primi di febbraio di quest’anno con un cellulare. LOCATION Oasi di Sant’Alessio Via Cadorna, 2 27016 Sant’Alessio con Vialone (PV) www.oasisantalessio.org
Come arrivare In auto Treno+auto L’Oasi  dista solo 10 km dalla Stazione ferroviaria di Pavia. Si segnala che  presso la piazza della stazione è presente un servizio di car sharing  prenotabile online e con numero verde, a partire da 5 euro l’ora senza  costi chilometrici per le auto elettriche. Info qui.
TUTOR
Claudia Rocchini Fotogiornalista, titolare rubrica “Io Fotografa” su FOTOGRAFIA REFLEX
Claudia Rocchini Fotogiornalista, titolare rubrica “Io Fotografa” su FOTOGRAFIA REFLEX
DATA: Sabato 17 marzo 2012 
PARTNER. FOTOCLUB DEI LAGHI PARTNER TECNICO: Manfrotto, Manfrotto School of Xperience MEDIA PARTNER: FOTOGRAFIA REFLEX
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
9.30 – Ritrovo partecipanti nella piazzetta della chiesa davanti  all’ingresso dell’Oasi. Giro di tavolo e presentazione workshop. Si  segnala ampia possibilità di parcheggio libero.
10.00 – Ingresso Oasi
10.30/11.30 – Prima sessione di ripresa nella zona dedicata  all’avifauna (Palude delle spatole, lago dei Pellicani, Voliera dei  Cavalieri d’Italia). Possibilità di close up e ritratti ambientati a  spatole, aironi, mignattai, cicogne, gru europee, cavalieri d’Italia,  garzette, aironi bianchi maggiori, germani e molti altri ancora.
11,30/12,30 – Feeding time presso il lago dei Pellicani: biologia comportamentale, inquadrature, postura, composizione, tecniche di ripresa (effetto congelato, mosso controllato)
12.30/13.50 Pausa pranzo 
Presso il Punto ristoro dell’Oasi possibilità di pasti caldi,  panini, pizze e bevande. Tavoli riservati per i partecipanti. Subito  dopo l’ingresso mattutino, ci recheremo presso il punto di ristoro per  permettevi di prenotare il cibo, sì da eliminare le attese.
14/15.00 – Feeding time Ocelot. All’interno dello  spazio dedicato, verranno posizionati bocconi di cibo in punti  strategici, sul terreno e sui rami d’albero, sì da stimolare l’istinto  dell’animale alla ricerca del cibo. Sarà possibile osservare e  riprendere l’Ocelot durante queste attività.
15.30/16.30 – Trasferimento presso l’area dedicata alla Falconeria  per la ripresa degli esemplari durante gli esercizi. In volo: aquila  reale, allocco di Lapponia, falco di Harris, gufo del Bengala, Gufo  virginiano, Corvo imperiale, Girifalchi. Le diversità dei voli dei  singoli esemplari, per modalità (basso e alto volo) e velocità,  permetteranno esercizi in differenti tecniche di ripresa, compreso, per  chi lo desidera, anche il panning.
16.30/17.30 – Doppia possibilità, da decidersi in loco al momento a  seconda delle preferenze dei partecipanti e delle condizioni meteo. Alle  16,30 è previsto il secondo feeding time presso la Palude dei  Pellicani, che sarà in controsole: un’ottima occasione per esercitarci  in riprese d’effetto. In alternativa, mini tour dell’Oasi, con  possibilità di ripresa di caprioli, gatti selvatici, area macro,  farfalle, fenicotteri, ibis, martin pescatori europei e australiani, e  numerosissime altre specie. A questo link tutte le specie presenti: http://www.oasisantalessio.org/animali-e-piante.html 
17.30/18.00 – Chiusura lavori   QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 115,00  Nella quota non sono compresi l’ingresso all’Oasi (13 euro comprensivi  di tessera annuale, 8 euro per chi è già in possesso di tessera) e il  pranzo. Ai partecipanti verranno consegnati gadget Manfrotto.
PARTECIPANTI
Minimo 10, massimo 20
Minimo 10, massimo 20
GRADO DI DIFFICOLTA’
La partecipazione è consigliata anche ai principianti, purché già in  possesso delle basi fotografiche e della conoscenza della propria  attrezzatura. Si puntualizza tuttavia che NON è prevista specifica formazione sulle impostazioni ottimali dell’attrezzatura fotografica.
I partecipanti sono invitati a portare con sé la propria attrezzatura  di ripresa. Sono consigliati obiettivi medio tele (70/200 o 70/300) e  grandangolari.
CONDIZIONI METEO
L’appuntamento si terrà in ogni condizione meteo: l’Oasi dispone di  tunnel, capanni e percorsi coperti che permettono di riprendere gli  animali, a distanza ravvicinata, senza essere visti da loro. In caso  tuttavia di eventi eccezionali, l’organizzazione si riserva di rimandare  l’evento con un preavviso minimo di 24 ore.