Charles Chaplin, (The Champion) (1915). Dagli archivi di Roy Export Company Establishment, courtesy Musée de l'Élysée, Lausanne
L'immagine storica di Charlot accanto al monello, entrambi sconsolati su un gradino, e quella decisamente meno vista di Chaplin dietro tre macchine da presa sul set de 'La febbre dell'oro'. Nella mostra 'Charlie Chaplin, l'immagine di un mito', inaugurata al Palais Lumière di Evian-les-Bains, nell'est della Francia al confine con la Svizzera, ci sono le foto di scena e quelle sui set, ma anche qualche scatto privato e persino un filmino di 8 minuti realizzato dalla moglie Oona O'Neill con il regista che gioca con i figli nella sua residenza in Svizzera.
In mostra fino al 20 maggio c'è la vita e l'opera di Charles Spencer Chaplin, attraverso oltre 200 fotografie provenienti dagli archivi personali della famiglia Chaplin, estratti di film e cimeli. In esposizione ci sono: il gilè, la redingote, la camicia, i pantaloni e le scarpe che Chaplin indossava durante le riprese di 'Tempi moderni', le locandine originali dei suoi film, manoscritti inediti e persino la sceneggiatura originale di un film-satira sul colonialismo che avrebbe dovuto intitolarsi 'Bali', ma non fu mai realizzato.
In mostra fino al 20 maggio c'è la vita e l'opera di Charles Spencer Chaplin, attraverso oltre 200 fotografie provenienti dagli archivi personali della famiglia Chaplin, estratti di film e cimeli. In esposizione ci sono: il gilè, la redingote, la camicia, i pantaloni e le scarpe che Chaplin indossava durante le riprese di 'Tempi moderni', le locandine originali dei suoi film, manoscritti inediti e persino la sceneggiatura originale di un film-satira sul colonialismo che avrebbe dovuto intitolarsi 'Bali', ma non fu mai realizzato.