Larry Fink per dieci anni ha seguito le star di Hollywood da vicino, tra feste, cene e momenti privati. Il suo diario fotografico ora diventa un libro che apre le porte segrete delle celebrità.
C’è qualcosa di voyeuristico nelle immagini di Larry Fink. Scattate di nascosto nella penombra, sono un collage di momenti intimi fatti di conversazioni rubate, baci, attimi senza censura. È uno sguardo diverso il suo, privato, vicino, con un’estetica da film d'antan. Il contesto sono i sontuosi (e proibiti) party di Hollywood. I protagonisti, come sempre, i divi. Che qui vengono ritratti con l’occhio intimo di un insider. Non è un paparazzo, ma un artista. Fotografo quarantacinquenne, Larry Fink ha esposto i suoi lavori al MoMA, al Whitney e al Guggenheim. Ha lavorato con Vanity Fair, W, The New York Times Magazine e The New Yorker. Non si contano i libri e i reportage che ha firmato, i servizi realizzati in giro per il mondo.
Larry è una celebrità che tra le celebrità si muove benissimo. E le ripropone su pellicola con tutta l’eleganza del bianco e nero e la classe di chi ha gusto. Durante gli ultimi dieci anni di feste, cene, sfilate e after parties, premiazioni, cerimonie e vernissage, Larry Fink era presente. C’era alla festa per i sessant’anni di Elton John, come c’era all’ultima sfilata di Alexander McQueen o alla prima di un’importante mostra al Met. Sono finiti nella sua macchina fotografica Meryl Streep e Natalie Portman, Naomi Campbell, Anna Wintour, Natalia Vodianova o Warren Beatty. Ha ritratto ville e club, i flash dei fotografi e i red carpet, attrici e conigliette di Playboy, abiti magnifici e volti tirati a lucido, tavole imbandite e pettegolezzi spifferati all’orecchio.
Un mondo dorato di cui apre le porte con il suo diario "Larry Fink, The Vanities – Hollywood parties 2000-2009" (edito da Schirmer/Mosel), un coffee table book che fa seguito all’omonima mostra presso la Fahey/Klein Gallery di Los Angeles. Tra le pagine del libro Fink ci accompagna sul set delle serate più esclusive degli ultimi tempi. Con il suo obiettivo non risparmia nessuno e niente. Racconta di vizi, sorrisi sornioni, tresche e sbornie, scende nel profondo di scollature troppo generose e s’intrufola tra le pieghe di pose sgraziate. C’è la bella ragazza che dorme, ubriaca, su una sedia del party per gli Oscar. Ci sono balli proibiti e baci rubati. Ma soprattutto ci sono le star, fuori da pose e ruoli, immortalate con l’occhio onesto di chi le conosce, in momenti di rara intimità.
Fonte: repubblica.it
C’è qualcosa di voyeuristico nelle immagini di Larry Fink. Scattate di nascosto nella penombra, sono un collage di momenti intimi fatti di conversazioni rubate, baci, attimi senza censura. È uno sguardo diverso il suo, privato, vicino, con un’estetica da film d'antan. Il contesto sono i sontuosi (e proibiti) party di Hollywood. I protagonisti, come sempre, i divi. Che qui vengono ritratti con l’occhio intimo di un insider. Non è un paparazzo, ma un artista. Fotografo quarantacinquenne, Larry Fink ha esposto i suoi lavori al MoMA, al Whitney e al Guggenheim. Ha lavorato con Vanity Fair, W, The New York Times Magazine e The New Yorker. Non si contano i libri e i reportage che ha firmato, i servizi realizzati in giro per il mondo.
Larry è una celebrità che tra le celebrità si muove benissimo. E le ripropone su pellicola con tutta l’eleganza del bianco e nero e la classe di chi ha gusto. Durante gli ultimi dieci anni di feste, cene, sfilate e after parties, premiazioni, cerimonie e vernissage, Larry Fink era presente. C’era alla festa per i sessant’anni di Elton John, come c’era all’ultima sfilata di Alexander McQueen o alla prima di un’importante mostra al Met. Sono finiti nella sua macchina fotografica Meryl Streep e Natalie Portman, Naomi Campbell, Anna Wintour, Natalia Vodianova o Warren Beatty. Ha ritratto ville e club, i flash dei fotografi e i red carpet, attrici e conigliette di Playboy, abiti magnifici e volti tirati a lucido, tavole imbandite e pettegolezzi spifferati all’orecchio.
Un mondo dorato di cui apre le porte con il suo diario "Larry Fink, The Vanities – Hollywood parties 2000-2009" (edito da Schirmer/Mosel), un coffee table book che fa seguito all’omonima mostra presso la Fahey/Klein Gallery di Los Angeles. Tra le pagine del libro Fink ci accompagna sul set delle serate più esclusive degli ultimi tempi. Con il suo obiettivo non risparmia nessuno e niente. Racconta di vizi, sorrisi sornioni, tresche e sbornie, scende nel profondo di scollature troppo generose e s’intrufola tra le pieghe di pose sgraziate. C’è la bella ragazza che dorme, ubriaca, su una sedia del party per gli Oscar. Ci sono balli proibiti e baci rubati. Ma soprattutto ci sono le star, fuori da pose e ruoli, immortalate con l’occhio onesto di chi le conosce, in momenti di rara intimità.
Fonte: repubblica.it