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mercoledì 24 agosto 2011

Giovane Fotografia di Ricerca in Puglia - Bari - fino al 11 settembre 2011

Così gli autori under 40
esplorano gli spazi urbani

Fino all'11 settembre al museo Pascali di Polignano la mostra collettiva con le immagini di Cera, Campanale, Di Pino, Milella e altri cinque artisti

Un viaggio in un'altra Puglia. Una terra che è sotto gli occhi di chi la vive quotidianamente e che, dunque, è ben lontana dall'immagine patinata, quasi da cartolina offerta agli occhi dei turisti. È il leit motiv che accompagna gli scatti dei nove autori under 40, protagonisti al museo Pino Pascali di Polignano a Mare della mostra "Giovane fotografia di ricerca in Puglia, promossa nel quadro della rassegna "Il museo e il suo territorio" (in corso fino all'11 settembre; www.museopinopascali.it).


In esposizione le immagini di Fabio Barile, Fabrizio Bellomo, Davide Cassano, Michele Cera, Giuseppe De Mattia, Manolo Di Pino, Pino Malerba, Domingo Milella e Riccardo Campanale, che della collettiva è il curatore. Ad attendere i visitatori quindi un'esplorazione delle geografie urbane, a cominciare da Bari, colte nelle loro contraddizioni stridenti nel dialogo con il paesaggio naturale - come accade, per esempio, nella sequenza degli otto scatti di Cera nel litorale sud del capoluogo abitato dal degrado - o, ancora, le fasi di trasformazione degli spazi metropolitani e qui, eloquenti, appaiono le fotografie di Campanale dei cantieri per i parcheggi di piazza Battisti e Giulio Cesare, quest'ultimo rappresentato in un trittico che sembra evocare una necropoli postmoderna.

"Inseguo un'idea di fotografia come documentazione e - spiega Campanale - mi interessa, in tal senso, "fermare" le fasi di modificazione dello spazio urbano". Rispetto, poi, al senso di questa collettiva, il curatore riconosce che "un minimo comune denominatore c'è stato ed il tenersi distanti da un'immagine della Puglia che fosse indulgente o pittoresca. Oltre gli stereotipi, insomma, il tentativo è stato proporre delle visioni critiche e analitiche dei luoghi e delle loro relazioni con l'umano". E che gli autori siano giovani è un dettaglio, soltanto di natura anagrafica, visto che sono comunque già affermati.
È il caso di Campanale, già vincitore del premio Canon per i giovani talenti, come di Domingo Milella che, attivo fra Bari e New York, è tra i finalisti del prix Découverte ai prestigiosi Rencontres de photographie 2011 di Arles.

Per non parlare soprattutto dell'urbanista Michele Cera che, coordinatore del laboratorio di fotografia dell'architettura e paesaggio al Politecnico di Bari, ha alcuni dei suoi scatti nella collezione permanente del Maxxi di Roma. Le stesse fotografie, peraltro, in esposizione da domani al museo Pascali che, racconta Cera, "rappresentano una tappa della mia ricerca tesa a dare una dimensione sociale alla lettura documentaria del paesaggio urbano. Il mio modo di intendere la fotografia, d'altra parte, s'inscrive nel solco del realismo critico. Una filosofia che si sposa alla mia scelta, condivisa anche dagli altri autori in mostra, di usare la pellicola restando così fedeli alle radici del mezzo fotografico stesso".

Interessante, pure, il lavoro reportagistico su Taranto di Manolo Di Pino che, pugliese emigrato a Milano dove lavora per l'agenzia fotografica Blob, propone in mostra una sequenza di quattro scatti in bianco e nero nella "sua" Taranto. "Fanno parte di un progetto - anticipa - destinato a sfociare presto in un libro, nel quale cerco di raccontare una città cruda ma affascinante.