Vivian Maier fino a qualche anno fa era praticamente sconosciuta. fino a quando John Maloof, giovane agente immobiliare di Chicago, acquista ad un'asta per 400 $ una scatola piena di negativi. Sperava di trovare fotografie d'epoca di un quartiere della città, invece trovò un vero e proprio tesoro! Maloof scopre in tutto oltre 100 mila negativi, di cui 20-30 mila non sviluppati e circa 3 mila fotografie, tutte bellissime street photography, con chiarissimi richiami a grandi fotografi e ritrattisti come Paul Strand, Henri Cartier-Bresson e Lisette Model, Harry Callahan e Aaron Siskind, e Diane Arbus o Weegee.
Attualmente le fotografie sono visibili in molte mostre e sul blog che Maloof ha aperto per far conoscere queste splendide immagini: www.vivianmaier.blogspot.com
Biografia di Vivian Maier
Nata in Francia il 1 febbraio 1926, la ragazza arriva negli Stati Uniti negli anni '30 e vive per alcuni anni a New York lavorando come commessa in un negozio di caramelle. Dagli anni '40 in poi si trasferisce a Chicago, dove viene assunta come bambinaia in una famiglia del North Side. Appassionata di cinema europeo, impara l'inglese andando a teatro, veste abiti e scarpe da uomo e indossa grandi cappelli. Una donna che non amava parlare, così la ricordano gli impiegati nello storico negozio di apparecchiature fotografiche di Chicago Central Camera, e i suoi ultimi giorni li ha trascorsi in una casa pagata dai tre ragazzi che aveva accudito fino agli anni '60. Sono loro, raggiunti da Maloof in un tentativo di ricostruire la biografia della fotografa, a raccontare di una donna misteriosa, socialista, femminista e anti-cattolica, che scattava fotografie in continuazione.
Maloof aveva cercato di contattarla circa un anno dopo l'acquisizione della collezione, dopo aver scoperto il suo nome, scritto a penna con una accurata grafia di altri tempi, a margine di una busta porta negativi. Digitando le parole Vivian Maier su Google aveva trovato però solo un annuncio mortuario. "Vivian Maier, nata in Francia e residente a Chicago negli ultimi 50 anni è morta serenamente lo scorso lunedì - recitava così il necrologio apparso su un quotidiano locale - Seconda madre di John, Lane e Matthew. Uno spirito libero che ha magicamente toccato le vite di chi la conosceva. Critica cinematografica e straordinaria fotografa".
Paradossalmente la donna era morta il giorno prima dell'inizio delle ricerche di Maloff. La storia di Vivian, dei suoi soggetti che a tratti ricordano l'asperità dei personaggi di Diane Arbus, dei suoi rullini non sviluppati e della sua tecnica unica, diventa per lui quasi un'ossessione. L'agente decide di comprare una Rolleiflex come quella di Vivian e di scendere per le vie di Chicago per ripercorrere le sue tracce. Capisce così il valore di quegli scatti, la difficoltà di cogliere quelle espressioni, e decide di pubblicare l'opera online. In attesa di scrivere un libro sulla fotografa del mistero.
Una storia in continua evoluzione che non smette di affascinare i centinaia di blogger che visitano il sito dedicato alla Maier Lì, una sezione speciale dal titolo Unfolding the mistery of Vivian Maier, ovvero svelare il segreto di Vivian Maier, raccoglie le poche informazioni e invita i visitatori a contattare l'autore in caso di altre notizie sulla donna. E mentre tutti i negativi sono stati scansionati ci sono ancora circa 600 rullini che attendono di essere sviluppati. Nella collezione acquisita da John solo un paio di immagini sono state stampate in piccolo formato da Vivian, quanto basta per pensare che nelle volontà della fotografa non ci fosse l'idea della divulgazione e dell'esposizione di questi incredibili scatti.
Attualmente le fotografie sono visibili in molte mostre e sul blog che Maloof ha aperto per far conoscere queste splendide immagini: www.vivianmaier.blogspot.com
Biografia di Vivian Maier
Nata in Francia il 1 febbraio 1926, la ragazza arriva negli Stati Uniti negli anni '30 e vive per alcuni anni a New York lavorando come commessa in un negozio di caramelle. Dagli anni '40 in poi si trasferisce a Chicago, dove viene assunta come bambinaia in una famiglia del North Side. Appassionata di cinema europeo, impara l'inglese andando a teatro, veste abiti e scarpe da uomo e indossa grandi cappelli. Una donna che non amava parlare, così la ricordano gli impiegati nello storico negozio di apparecchiature fotografiche di Chicago Central Camera, e i suoi ultimi giorni li ha trascorsi in una casa pagata dai tre ragazzi che aveva accudito fino agli anni '60. Sono loro, raggiunti da Maloof in un tentativo di ricostruire la biografia della fotografa, a raccontare di una donna misteriosa, socialista, femminista e anti-cattolica, che scattava fotografie in continuazione.
Maloof aveva cercato di contattarla circa un anno dopo l'acquisizione della collezione, dopo aver scoperto il suo nome, scritto a penna con una accurata grafia di altri tempi, a margine di una busta porta negativi. Digitando le parole Vivian Maier su Google aveva trovato però solo un annuncio mortuario. "Vivian Maier, nata in Francia e residente a Chicago negli ultimi 50 anni è morta serenamente lo scorso lunedì - recitava così il necrologio apparso su un quotidiano locale - Seconda madre di John, Lane e Matthew. Uno spirito libero che ha magicamente toccato le vite di chi la conosceva. Critica cinematografica e straordinaria fotografa".
Paradossalmente la donna era morta il giorno prima dell'inizio delle ricerche di Maloff. La storia di Vivian, dei suoi soggetti che a tratti ricordano l'asperità dei personaggi di Diane Arbus, dei suoi rullini non sviluppati e della sua tecnica unica, diventa per lui quasi un'ossessione. L'agente decide di comprare una Rolleiflex come quella di Vivian e di scendere per le vie di Chicago per ripercorrere le sue tracce. Capisce così il valore di quegli scatti, la difficoltà di cogliere quelle espressioni, e decide di pubblicare l'opera online. In attesa di scrivere un libro sulla fotografa del mistero.
Una storia in continua evoluzione che non smette di affascinare i centinaia di blogger che visitano il sito dedicato alla Maier Lì, una sezione speciale dal titolo Unfolding the mistery of Vivian Maier, ovvero svelare il segreto di Vivian Maier, raccoglie le poche informazioni e invita i visitatori a contattare l'autore in caso di altre notizie sulla donna. E mentre tutti i negativi sono stati scansionati ci sono ancora circa 600 rullini che attendono di essere sviluppati. Nella collezione acquisita da John solo un paio di immagini sono state stampate in piccolo formato da Vivian, quanto basta per pensare che nelle volontà della fotografa non ci fosse l'idea della divulgazione e dell'esposizione di questi incredibili scatti.
Foni:
repubblica.it
stampa.it
vivianmaier.blogspot.com