Da Tromso a Nordkapp, attraversando la Contea del Finnmark, lungo i fiordi più belli della Norvegia, la strada segue il profilo del mare, fino alla famosa scogliera, che, 700 km oltre del Circolo Polare Artico, si tuffa nell'acqua cobalto del Mar di Barents con la velocità di un albatros.
Dall'alto della sua imponenza, qualsiasi cosa scivoli lontano sull'acqua sembra piccola, persino le grandi navi da crociera che sovente doppiano il Capo, sono come modellini lontani.
Il potente suono delle loro sirene arriva fin quassù timido, quasi disperso nel nulla, a volte sovrastato dalla stridula voce dei gabbiani che, volteggiando molto più in basso ma ancora alti sul mare, sono l'unico elemento in grado di dare l'esatta percezione della grandezza che accoglie chi intraprende questa avventura.
Il calore confortevole delle fisherman cabins, l'atmosfera dei locali tipici con i pavimenti in legno scricchiolante, l'allegria degli shop ricchi di artigianato, sono accoglienti occasioni di relax tra un paesino e l'altro.
Il quotidiano, scandito dal ritmo della pesca, dagli allevamenti di renne, dalle capanne dei Sami -troppo simili ai tepee degli Indiani d'America per non notarlo- ci proietta in un set naturalistico, regalando continue occasioni fotografiche di rara bellezza, ricche di colori e contrasti che segnano l'anima.
I fiori della tundra, piccoli e luminosi, brillano come tanti led, e i pochi minuscoli paesi che si affacciano sul mare, vivono avvolti dalla magia di una luce che in luglio dura ben 24 ore.
Il sole di mezzanotte è l'ultimo guardiano di un giorno che inizia di nuovo prima ancora di finire.