Dopo il successo al Palazzo delle Esposizioni di Roma, con una media di oltre mille visitatori al giorno fin dalle prime settimane, arriva allo Spazio Oberdan di Milano, dal 20 febbraio al 1 maggio, la grande rassegna antologica dedicata a Robert Doisneau, maestro della fotografia.
Per iniziativa della Provincia di Milano, dell’Atelier Doisneau, della Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e di Civita, con il patrocinio della Ville de Paris, la mostra, dal titolo Paris en liberté presenta più di 200 stampe fotografiche originali che ci portano alla scoperta della Ville Lumière lungo un vasto arco di tempo, dal 1934 al 1991.
Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, ripercorre i soggetti a lui più cari, e conduce il visitatore in un’emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, e poi nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della capitale francese. I soggetti prediletti delle sue fotografie in bianco e nero sono infatti i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.
Un mondo quasi incantato ma vero e ancor più reale nella poesia che sprigiona, che si snoda lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte. Innamorati e clochard, prostitute e mercanti, ma anche artisti, musicisti ed attori.
In mostra a Porta Venezia vi sarà anche il “Bacio davanti all’Hotel De Ville“, la foto, scattata nel 1950, di una coppia di ragazzi che si baciano lungo le caotiche vie di Parigi davanti al Municipio. La coppia non è stata però ritratta per caso: Doisneau stava realizzando un servizio fotografico per la rivista americana Life, e chiese ai due giovani di posare per lui. Si trattava di Françoise Bornet, una studentessa di teatro, e del suo ragazzo, Jacques Carteaud.
Doisneau non conosceva l’identità della coppia, che rimase un mistero fino al 1992: in quell’anno, Denise e Jean-Louis Lavergne si presentarono alla televisione francese sostenendo di essere i protagonisti della foto, e denunciando l’artista per averli fotografati senza permesso. Questo portò Doisneau a spiegare che i protagonisti della foto erano in posa, e quindi era stato chiesto loro il permesso. A quel punto Françoise Bornet, dopo quarant’anni dallo scatto, tornò dal fotografo. Dimostrò di essere lei la ragazza immortalata mostrando la copia autografata della stampa che Doisneau le aveva inviato all’epoca, pochi giorni dopo averla sviluppata. Françoise vendette poi la stampa nell’aprile del 2005, per 155.000 €.
Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto, 2 - Milano
Fino al 1 maggio 2013
Fonte: http://www.clubfotografia.com/doisneau-dal-20-febbraio-allo-spazio-oberdan-di-milano?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+ClubFotografia+%28Club+Fotografia%29#