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domenica 7 ottobre 2012

La fotografia italiana in mostra a Parigi - Fino al 21 ottobre 2012


Artistocratic espone a Cutlog le opere di tre grandi maestri: Gian Paolo Barbieri, Mario Giacomelli, Ferdinando Scianna
Cutlog Parigi - fino al 21 ottobre 2012 | Bourse de Commerce de Paris
Gian Paolo Barbieri è l’artista che ha ‘messo il mondo in posa’ e ha saputo interpretare con elegante originalità il mondo della moda. Barbieri, fin dalla metà degli anni Sessanta, è stato il fotografo dei grandi stilisti, da Valentino ad Armani, da Versace a Ferré. Ha cambiato la tecnica delle fotografie di moda, con il suo particolare studio delle luci e la scelta di ambientazioni esterne, come su un set cinematografico; con le sue parole, “la foto di moda è un’emozione sui nostri sensi. È una sensazione e una seduzione…”. Barbieri porta a Parigi lo stile glamour: il volto di Audrey Hepburn avvolta in un seducente vestito di raso nero firmato Valen tino, insieme alla forte ironia degli scatti per Vogue degli anni Settanta, dove modelle diventano attrici in luoghi quasi surreali, sia con l’uso del bianco e nero che con colori pop, in edizioni limitate. Le sue immagini hanno dettato il gusto e lo stile della società ed è per questo che le sue fotografie sono esposte nei musei di tutto il mondo, dal Victoria and Albert Museum e la National Portrait Gallery di Londra, al Kunstforum di Vienna.
Le opere di Mario Giacomelli appartengono all’Archivio Mario Giacomelli  Sassoferrato, di cui Artistocratic è il rappresentante esclusivo, e raccolte nel libro “Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale”, edito da 24 ORE Cultura. Nell’introduzione Achille Bonito Oliva descrive la straordinaria contemporaneità dell’artista, la sua fo tografia rivela il forte legame con l’arte visiva, dall’Informale alla Land Art, dall’Astrattismo alla Performance. Giacomelli segue una ricerca artistica che si allontana sempre più dalla rappresentazione fedele della realtà “non voglio evitare la realtà, ma sento il bisogno di muovermi in altri prati, di avere altri rapporti, altre pulsazioni, fingere altri incontri, aggiungere e creare altre realtà…”. Nel suo percorso artistico, nelle serie Poesie in cerca d’autore, Motivo suggerito dal taglio dell’albero, Metamorfosi della terra, Presa di coscienza sulla natura, Giacomelli utilizza un linguaggio fotografico più complesso, sempre meno figurativo, dove la forma dell’immagine viene prima pensata, poi fotografata e infine lavorata in camera oscura, “la mia è una mediazione tra realtà-fantasia. Immagini volute, create, come pensiero, come segno di un movimento interiore”.
Ferdinando Scianna, il primo italiano a entrare nella prestigiosa Agenzia Magnum, torna sulla scena parigina, dopo l’importante mostra “La Geometria e la Passione” a la Maison Européenne de la Photographie nel 2009, per presentare la fotografia d‘autore, che ha come protagonista la modella Marpessa, l’attrice perfetta del teatro siciliano di Scianna, che indossa gli abiti firmati Dolce&Gabbana. “Lavoravamo intorno all’idea della bellezza che viene da dentro. Neorealismo, come in un film: forte, bianco e nero” racconta Domenico Dolce nel libro con cui hanno celebrato i venti anni della moda femminile, “Per questo era importante non avere un fotografo di moda. Ferdinando capiva tutto. E anche Marpessa”, prosegue Stefano Gabbana. Perché una foto di moda non serve a mostrare un abito, per quello ci so no i cataloghi. Una foto di moda racconta una storia, ritrae la bellezza, svela un’ispirazione. Le foto di Scianna raccontano la Sicilia: i suoi abitanti, protagonisti insieme a Marpessa del set fotografico, le sue luci e le sue ombre, i suoi rituali, la sua religiosità. È la straordinaria e originale lettura della Sicilia a far conquistare a Scianna il Premio Nadar.