Dior Alta Moda, primavera-estate 2011.   E'  una delle ultime collezioni disegnate dall'inglese John Galliano  prima del licenziamento dovuto alle sue intemperanze. ©Patrick  Demarchelier
La storia di Dior nelle foto di Demarchelier
     Una carrellata di abiti di Alta Moda, dal 1947 a oggi. A  raccontarla il fotografo francese Patrick Demarchelier in un libro  edito da Rizzoli: "Dior Couture" con un’introduzione dell'artista Jeff  Koons. Le immagini rispecchiano una visione personale della casa di moda  parigina e sono di forte impatto e modernità. Si comincia con il "New  Look", con le gonne a corolla, la vita strizzata. Uno stile che diede  nuova vitalità all'industria tessile francese, dopo gli stenti della  seconda guerra mondiale. Dior morì a Montecatini nel 1957. Gli successe  Yves Saint Laurent, suo assistente già da tre anni. Chiamato nel 1960  per il servizio militare, al suo rientro fondò la sua maison di cui  sappiamo tutto. Lo scettro, a quel punto, passò a Marc Bohan che, con  proposte misurate e chic, tenne la direzione creativa per trent'anni. Fu  poi la volta di Gianfranco Ferré (dal 1989 al '96), straordinariamente  amato dalle sarte dell'atelier di avenue Montaigne ma, a sorpresa, il  suo lavoro non viene rappresentato da Demarchelier. Nel gennaio 1996  arrivò John Galliano e stupì con le sue scenografiche sfilate, per  uscire di scena all'inizio di marzo del 2011 a causa di alcune 'sparate'  antisemite. Attualmente la maison Dior attraversa una fase di  transizione, aspettando la nuova nomina del Direttore creativo: Marc  Jacobs è uno dei nomi pià accreditati.
 
   






 
