Mario De Biasi – Dammi mille baci, 24 fotografie vintage -
print in bianco e nero e 6 a colori di uno dei più grandi fotografi italiani viventi.Le 30 fotografie di Mario De Biasi, in mostra sino al 12 novembre, sono state selezionate sulla base di un tema classico ma sempre attuale, il bacio, che rappresenta la passione e insieme l'affetto, le due componenti indispensabili della vita.
La nuova galleria, ideata e diretta da Raffaella Ferrari, sarà sede di mostre e si occuperà di formazione attraverso l'organizzazione di corsi di fotografia. Corsi che oltre all'aspetto di tecniche fotografiche proporranno sempre anche una parte di storia della fotografia, attraverso i grandi nomi della fotografia e le fasi storiche del fotogiornalismo.
Mario De Biasi (1923, Sois, Belluno), è l'uomo giusto al posto giusto, definito dai colleghi stranieri “l'italiano pazzo” per audacia e caparbietà (vedi Budapest 1956), inizia a fotografare nel 1945 con un apparecchio rinvenuto tra le macerie di Norimberga, dove si trova deportato. A Milano (dove vive e lavora) ha la sua prima mostra personale nel 1948, nel 1953 entra a far parte della redazione di Epoca, con cui realizza, in più di trent'anni, 132 copertine ed innumerevoli reportages da tutto il mondo a dimostrazione del poliedrico e versatile punto di vista che ha toccato più temi con formidabile resa narrativa. Fittissima la sua carriera espositiva, tra cui la partecipazione alla rassegna “Gli Universalisti” alla Photokina di Colonia nel 1972, la mostra del 1994 “The Italian Metamorphosis, 1943 – 1968” al Solomon Guggenheim Museum di New York, nel 2000 la grande retrospettiva all'Arengario di Milano, nel 2007 al Paris Photo e nel 2008 alla mostra sul “Neorealismo Italiano” di Madrid.E' presente nel volume The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century. Ha pubblicato – fino ad ora - oltre 100 libri fotografici. E' stato insignito del premio Erich Salomon Preis, a Colonia nel 1973. Ha ricevuto nel 1982 il premio “Saint-Vincent” di giornalismo. Nel 1994 è la volta del “Premio Friuli Venezia Giulia” a Spilimbergo e e al festival di Arles è stato premiato con altri dodici fotografi famosi in tutto il mondo. Del 2003 il titolo di Maestro della Fotografia Italiana, massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Il 7 dicembre 2006, su proposta dell'Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, il Comune di Milano gli conferisce l'Ambrogino d'oro. Quando non fotografa, disegna e colora.
“Il fotoreportage è soprattutto vita, non esercizio accademico;
se la vita non interessa, conviene cambiare mestiere”
Mario De Biasi
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Biografia dell'autore:
Mario De Biasi, classe 1923, è un fotografo polivalente, dopo la giovinezza trascorsa a Belluno si trasferisce a Milano; con la rivista Epoca nel 1953 ha iniziato la propria carriera in veste di fotoreporter, durata fino agli anni ’80. Durante questo trentennio ha effettuato reportages da diversi paesi. Tra questi si ricordano quello sulla rivolta d'Ungheria del 1956, le immagini della New York negli anni Cinquanta e ritratti come quelli di Marlene Dietrich, Brigitte Bardot e Sofia Loren.
Ha esposto nella mostra “The Italian Metamorphosis, 1943-1968” e una sua opera è stata utilizzata come manifesto ufficiale della manifestazione, nel 1994 la sua foto Gli italiani si voltano (in cui è ritratta, di spalle, una giovane Moira Orfei) è stata esposta al museo Guggenheim di New York.
De Biasi si è occupato prevalentemente di cinema, architettura e natura, ha tenuto negli anni mostre e workshop. Diversi libri ha pubblicato e ne ha ricevuto premi e riconoscimenti (fra questi, il Premio Saint Vincent per il Giornalismo, nel 1982 e, nel 2003, il titolo di Maestro della Fotografia Italiana, massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (che, lo stesso anno, gli ha dedicato una monografia). Il 7 dicembre 2006, su proposta dell'Assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, il Comune di Milano gli conferisce la sua massima onorificenza, l'Ambrogino d'oro, con la seguente motivazione: “Bellunese di nascita, ma vissuto quasi sempre a Milano, Mario De Biasi è uno dei decani del fotogiornalismo italiano. Quando inizia la sua ‘ricognizione’ fotografica nella Milano del Dopoguerra è capace di far comprendere l’evoluzione dei costumi e il dinamismo della metropoli. Con le sue immagini offre una chiave di lettura di una città che in quasi sessant’anni subisce trasformazioni tanto significative da renderla spesso irriconoscibile. Da autentico milanese d’importazione, De Biasi, amando profondamente la nostra città, ha saputo interpretare ogni suo piccolo mutamento, ogni magico istante, tutte le realtà più genuine e le luci di una Milano che non ha età.”
Nel 2007 queste immagini furono esposte ed è nata Forma – Centro Internazionale della Fotografia di Milano – la mostra Racconti d’acqua e di vita – Fotografie di Mario De Biasi dal 1948 ad oggi.