Serena: "Così ho vinto il photo contest di Lavazza"
Una giovane torinese fra i tre premiati (su seimila) nel concorso della multinazionale del caffè: "Con la macchina avuta come regalo di nozze ho fotografato il viaggio in Namibia: i miei scatti sono finiti alla Triennale e ho incontrato il mito McCurry, uomo di carisma e simpatia"
"Una reflex come regalo di matrimonio, un viaggio di nozze in Namibia, un album di foto ricordo... E poi i miei scatti amatoriali sono finiti alla Triennale di Milano, nella mostra per i vent'anni del calendario Lavazza. Sembra una favola ma è andata proprio così".
Questa è la storia di una "absolute beginner" entrata, un po' per caso e molto per talento, nel mondo glamour e patinato della grande fotografia internazionale. Serena Fabrizio è la ragazza della porta accanto. Torinese, trentun anni, è laureata in Scienze della Comunicazione, sposata dal giugno scorso con un ingegnere ambientale, ha la passione per i viaggi e si occupa di grafica e promozione per un'associazione no profit, Idea Solidale, che opera nel campo del volontariato. Organizza mercatini e banchetti equi e solidali, quanto di più lontano si possa immaginare dall'ambiente milanese della pubblicità, delle modelle e dei maghi dell'obiettivo. Eppure le sue fotografie sono state premiate al concorso di photo scouting organizzato dalla Lavazza nell'ambito del progetto "Con te partirò", nato per festeggiare i vent'anni di grande fotografia d'autore attraverso i celebri calendari dell'azienda torinese simbolo globale del caffè espresso e del più raffinato made in Italy.
Una mostra allestita alla Triennale, fino al 9 novembre, che raccoglie le immagini icona realizzate dai più grandi, da Helmut Newton a Annie Leibovitz, da Ferdinando Scianna a David LaChapelle, in un allestimento realizzato dal designer Fabio Novembre. "È stata un'emozione vedere le mie fotografie esposte accanto a quelle dei mostri sacri della fotografia mondiale", racconta Serena Fabrizio. Una passione coltivata a livello amatoriale che ora potrebbe aprirle nuovi orizzonti: "La vita, ad un certo punto, ha cominciato a mandare dei segnali: il mio fidanzato, Matteo, che ora è diventato mio marito, anni fa mi regalò una piccola macchina compatta, cominciai a scattare e ci presi gusto, tanto che per il matrimonio chiesi in regalo ai parenti una reflex; con questa, e con un teleobiettivo che ricevetti in dono da alcuni amici, partii in viaggio di nozze per la Namibia, tornando con una gran quantità di scatti bellissimi con i quali, saputo del contest, decisi di partecipare. È stata una catena di eventi a portarmi fino alla Triennale. Ed ora tutto, ormai, mi parla di fotografia. Credo a questo punto che possa essere la mia strada".
Nessun imbarazzo, da parte di una ragazza semplice cresciuta nell'ambiente spartano del volontariato, a partecipare al gala milanese per i vent'anni dei calendari Lavazza. "Temevo che mi sarei sentita a disagio - dice - ma non è stato così. Quello che ho scoperto è un mondo fatto non soltanto di lussi, abiti e modelle. E poi, in quella occasione, ho incontrato un personaggio che per qualsiasi aspirante fotografo è un mito, Steve McCurry (celebre autore dell'immagine icona del National Geographic, la ragazza afgana, che ha presieduto la giuria del concorso, ndr), persona di grande carisma e simpatia".
Con Serena Fabrizio - della quale è stata scelta un'immagine scattata in Africa, con uno stormo di fenicotteri in volo su una spiaggia - sono state premiate altre due "promesse", Gloria Emili e Michele Michelsanti, i cui scatti sono stati selezionati tra gli oltre seimila inviati a Lavazza.
Fonte: repubblica.it
"Una reflex come regalo di matrimonio, un viaggio di nozze in Namibia, un album di foto ricordo... E poi i miei scatti amatoriali sono finiti alla Triennale di Milano, nella mostra per i vent'anni del calendario Lavazza. Sembra una favola ma è andata proprio così".
Questa è la storia di una "absolute beginner" entrata, un po' per caso e molto per talento, nel mondo glamour e patinato della grande fotografia internazionale. Serena Fabrizio è la ragazza della porta accanto. Torinese, trentun anni, è laureata in Scienze della Comunicazione, sposata dal giugno scorso con un ingegnere ambientale, ha la passione per i viaggi e si occupa di grafica e promozione per un'associazione no profit, Idea Solidale, che opera nel campo del volontariato. Organizza mercatini e banchetti equi e solidali, quanto di più lontano si possa immaginare dall'ambiente milanese della pubblicità, delle modelle e dei maghi dell'obiettivo. Eppure le sue fotografie sono state premiate al concorso di photo scouting organizzato dalla Lavazza nell'ambito del progetto "Con te partirò", nato per festeggiare i vent'anni di grande fotografia d'autore attraverso i celebri calendari dell'azienda torinese simbolo globale del caffè espresso e del più raffinato made in Italy.
Una mostra allestita alla Triennale, fino al 9 novembre, che raccoglie le immagini icona realizzate dai più grandi, da Helmut Newton a Annie Leibovitz, da Ferdinando Scianna a David LaChapelle, in un allestimento realizzato dal designer Fabio Novembre. "È stata un'emozione vedere le mie fotografie esposte accanto a quelle dei mostri sacri della fotografia mondiale", racconta Serena Fabrizio. Una passione coltivata a livello amatoriale che ora potrebbe aprirle nuovi orizzonti: "La vita, ad un certo punto, ha cominciato a mandare dei segnali: il mio fidanzato, Matteo, che ora è diventato mio marito, anni fa mi regalò una piccola macchina compatta, cominciai a scattare e ci presi gusto, tanto che per il matrimonio chiesi in regalo ai parenti una reflex; con questa, e con un teleobiettivo che ricevetti in dono da alcuni amici, partii in viaggio di nozze per la Namibia, tornando con una gran quantità di scatti bellissimi con i quali, saputo del contest, decisi di partecipare. È stata una catena di eventi a portarmi fino alla Triennale. Ed ora tutto, ormai, mi parla di fotografia. Credo a questo punto che possa essere la mia strada".
Nessun imbarazzo, da parte di una ragazza semplice cresciuta nell'ambiente spartano del volontariato, a partecipare al gala milanese per i vent'anni dei calendari Lavazza. "Temevo che mi sarei sentita a disagio - dice - ma non è stato così. Quello che ho scoperto è un mondo fatto non soltanto di lussi, abiti e modelle. E poi, in quella occasione, ho incontrato un personaggio che per qualsiasi aspirante fotografo è un mito, Steve McCurry (celebre autore dell'immagine icona del National Geographic, la ragazza afgana, che ha presieduto la giuria del concorso, ndr), persona di grande carisma e simpatia".
Con Serena Fabrizio - della quale è stata scelta un'immagine scattata in Africa, con uno stormo di fenicotteri in volo su una spiaggia - sono state premiate altre due "promesse", Gloria Emili e Michele Michelsanti, i cui scatti sono stati selezionati tra gli oltre seimila inviati a Lavazza.
Fonte: repubblica.it
La foto della torinese Fabrizia Sereni, 31 anni
L'immagine che ha portato Michele Michelsanti, ventiseienne di Foligno, alla mostra di Milano
L'immagine di Gloria Emili, 47 anni, di Castel Gandolfo (Roma)