In questi giorni dopo le dimissioni da CEO di Apple, probabilmente per speculare sulle azioni dell'azione di Cupertino, circolano in rete e sui quotidiani allarmanti immagini di uno Steve Jobs molto magro e dal viso sofferente.
(immagine di tmz.com)
Come vedete quest'immagine presenta vari indizi di manipolazione: Attivissimo e Paolo Bertotti (fototecnico e fotografo professionista) notano alcune stranezze: Jobs sembra indossare una gonna da donna (particolare segnalato anche da altri commentatori online), una maglietta trasandata con mezza manica tirata su, calzini con scarpe Birkenstock (infradito). Per di più, Jobs sembra come in posa, mentre l'uomo che lo sorregge pare guardare in camera. Non ha l'aspetto di una foto rubata. Ora, è possibile che un personaggio pubblico così attento al proprio aspetto (un mattatore sul palco) accetti di farsi fotografare da chicchessia in quello stato? A maggior ragione, 48 ore dopo le sue dimissioni? Altro aspetto dubbio: la foto ha il credit Bruja/Pacificoastnews.com. Un sito di "paparazzate" su cui però quell'immagine non c'è. Mistero, quindi...
L'esperto di fotografia Jesse Junze ha analizzato la fotografia: evidenzia per prima cosa che la foto di certo non è l'originale: è molto compressa, il che ne riduce la qualità. Potrebbe essere un espediente - suggerisce Kunze - per nascondere le manipolazioni dell'autore, che quindi avrebbe preso una foto di Jobs e l'avrebbe alterata per farlo sembrare più smagrito. In particolare, la parte sinistra della foto è stata stretta per assottigliare la siluette di Jobs. La guancia e il collo mostrano strani effetti (la barba ha un effetto "a bolle") che potrebbero essere dovuti all'eccessiva compressione o a qualche manipolazione.
Aggiunge Bertotti che i contorni della gonna sono molto più definiti di quelli della maglietta, il che potrebbe essere indizio di un fotomontaggio. Non sembrano risultare manipolazioni dalle ombre, dalle luci e dai contorni della testa. Se è un falso, è molto ben congegnato: rende impossibile, anche a un occhio esperto, trovare la prova definitiva che lo smascheri. Ma molti sospetti sì, quelli li fa venire.
L'esperto di fotografia Jesse Junze ha analizzato la fotografia: evidenzia per prima cosa che la foto di certo non è l'originale: è molto compressa, il che ne riduce la qualità. Potrebbe essere un espediente - suggerisce Kunze - per nascondere le manipolazioni dell'autore, che quindi avrebbe preso una foto di Jobs e l'avrebbe alterata per farlo sembrare più smagrito. In particolare, la parte sinistra della foto è stata stretta per assottigliare la siluette di Jobs. La guancia e il collo mostrano strani effetti (la barba ha un effetto "a bolle") che potrebbero essere dovuti all'eccessiva compressione o a qualche manipolazione.
Aggiunge Bertotti che i contorni della gonna sono molto più definiti di quelli della maglietta, il che potrebbe essere indizio di un fotomontaggio. Non sembrano risultare manipolazioni dalle ombre, dalle luci e dai contorni della testa. Se è un falso, è molto ben congegnato: rende impossibile, anche a un occhio esperto, trovare la prova definitiva che lo smascheri. Ma molti sospetti sì, quelli li fa venire.