Giovedì 2 Dicembre alle ore 18 inaugura presso la Fondazione Forma per la Fotografia, Mick Jagger. The photobook.
Dopo i Rencontres d'Arles, per la prima volta in Italia la retrospettiva dedicata all'immagine dell'uomo che non solo ha fatto la storia del rock, ma che è diventato icona di stile e di costume.
Un viso che cambia, una personalità da camaleonte, lo sguardo sfrontato, il corpo scattante, le labbra sensuali: ecco l’icona del rock che più di tutte ha attraversato la storia della musica degli ultimi quarant’anni popolando l’immaginario di generazioni di giovani e fan. Mick Jagger – The Photobook presenta una serie di 70 ritratti realizzati dai grandi fotografi che dall’inizio della sua carriera ad oggi lo hanno incontrato, fotografato, documentando il suo viso particolare e la sua capacità di essere un personaggio sempre nuovo, sempre diverso, sempre controcorrente.
“Mick Jagger è universale. Il suo viso così particolare ha fatto di lui l’archetipo della rock star”. Così François Hébel, direttore del festival Rencontres d’Arles, racconta l’essenza di questa mostra. “La raccolta di queste immagini è prima di tutto un progetto fotografico. Non è solo la carriera di Mick Jagger ad essere raccontata ma la storia di 50 anni di ritratto fotografico; dove la fisicità e la notorietà di un volto sono una sfida che spinge gli autori a rappresentarlo andando oltre la semplice documentazione. Attraverso gli scatti dei più importanti fotografi si può assistere alla nascita di quel legame, ormai indissolubile, che unisce personaggio e immagine”.
Dai primi scatti degli anni 60 di Goodwin, Mankowitz e Périer e attraverso le sperimentazioni di Cecil Beaton, fino ai recentissimi ritratti di Annie Leibovitz, Karl Lagerfeld, Anton Corbijn, Mark Seliger e Bryan Adams si ripercorre le metamorfosi di chi ha contribuito a creare l’estetica del rock e non solo. La mostra, una co-produzione di Forma e Rencontres d’Arles, è un progetto di François Hébel ed è accompagnata da un catalogo edito da Contrasto.
Fotografie di: Bryan Adams, Brian Aris, Enrique Badulescu, Cecil Beaton, Simone Cecchetti, William Christie, Anton Corbijn, K. Cummins, Sante D'Orazio, Deborah Feingold, Tony Frank, Claude Gassian, Harry Goodwin, Anwar Hussein, Peter Lindbergh, Gered Mankovitz, Jim Marshall, David Montgomery, Terry O'Neill, Guy Peellaert, Jean-Marie Périer, Michael Putland, K. Regan, Herb Ritts, Ethan Russell, Francesco Scavullo, Norman Seeff, Mark Seliger, Dominique Tarlé, Pierre Terrasson, Albert Watson, Robert Whitaker, Baron Wolman.
Dopo i Rencontres d'Arles, per la prima volta in Italia la retrospettiva dedicata all'immagine dell'uomo che non solo ha fatto la storia del rock, ma che è diventato icona di stile e di costume.
Un viso che cambia, una personalità da camaleonte, lo sguardo sfrontato, il corpo scattante, le labbra sensuali: ecco l’icona del rock che più di tutte ha attraversato la storia della musica degli ultimi quarant’anni popolando l’immaginario di generazioni di giovani e fan. Mick Jagger – The Photobook presenta una serie di 70 ritratti realizzati dai grandi fotografi che dall’inizio della sua carriera ad oggi lo hanno incontrato, fotografato, documentando il suo viso particolare e la sua capacità di essere un personaggio sempre nuovo, sempre diverso, sempre controcorrente.
“Mick Jagger è universale. Il suo viso così particolare ha fatto di lui l’archetipo della rock star”. Così François Hébel, direttore del festival Rencontres d’Arles, racconta l’essenza di questa mostra. “La raccolta di queste immagini è prima di tutto un progetto fotografico. Non è solo la carriera di Mick Jagger ad essere raccontata ma la storia di 50 anni di ritratto fotografico; dove la fisicità e la notorietà di un volto sono una sfida che spinge gli autori a rappresentarlo andando oltre la semplice documentazione. Attraverso gli scatti dei più importanti fotografi si può assistere alla nascita di quel legame, ormai indissolubile, che unisce personaggio e immagine”.
Dai primi scatti degli anni 60 di Goodwin, Mankowitz e Périer e attraverso le sperimentazioni di Cecil Beaton, fino ai recentissimi ritratti di Annie Leibovitz, Karl Lagerfeld, Anton Corbijn, Mark Seliger e Bryan Adams si ripercorre le metamorfosi di chi ha contribuito a creare l’estetica del rock e non solo. La mostra, una co-produzione di Forma e Rencontres d’Arles, è un progetto di François Hébel ed è accompagnata da un catalogo edito da Contrasto.
Fotografie di: Bryan Adams, Brian Aris, Enrique Badulescu, Cecil Beaton, Simone Cecchetti, William Christie, Anton Corbijn, K. Cummins, Sante D'Orazio, Deborah Feingold, Tony Frank, Claude Gassian, Harry Goodwin, Anwar Hussein, Peter Lindbergh, Gered Mankovitz, Jim Marshall, David Montgomery, Terry O'Neill, Guy Peellaert, Jean-Marie Périer, Michael Putland, K. Regan, Herb Ritts, Ethan Russell, Francesco Scavullo, Norman Seeff, Mark Seliger, Dominique Tarlé, Pierre Terrasson, Albert Watson, Robert Whitaker, Baron Wolman.