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domenica 4 gennaio 2009

Diane Arbus e Child with Toy Hand Grenade in Central Park, New York City, (1962)

Un ragazzino magrissimo con le braccia lungo il corpo ma irrigidite. Nella mano destra regge una granata giocattolo, mentre la sinistra imita un artiglio. Il volto può essere descritto come maniacale. La Arbus catturò questa espressione facendo stare fermo il ragazzino, mentre lei continuava a muoverglisi attorno sostenendo che stava cercando l'angolo giusto.



Dopo poco il ragazzo divenne impaziente e le disse di spicciarsi a fotografare, creando l'espressione che sembra comunicare che il ragazzo ha in mente la violenza, mentre stringe saldamente in mano la granata giocattolo.



Note sull'autrice:

La Arbus proveniva da una famiglia agiata nella quale era messa in ombra dal fratello maggiore, il poeta Howard Nemerov. All'età di quattordici anni si innamorò di Allan Arbus, e appena compì diciotto anni lo sposò nonostante il parere contrario dei suoi genitori. Alcuni anni dopo Allan cominciò a lavorare come fotografo per l'US Army, insegnando di notte a Diane quello che lui aveva imparato di giorno; imparò la fotografia anche attraverso le lezioni di Lisette Model. Per vent'anni condusse uno studio di fotografia di moda di successo insieme al marito, prima della loro separazione avvenuta nel 1959. Ebbero due figlie, la fotografa Amy Arbus e la scrittrice e art director Doon Arbus.

Le opere per cui la Arbus è oggi maggiormente conosciuta sono le sue fotografie che ritraggono outsider, come travestiti, nani, giganti e prostitute, così come normali cittadini in pose e atteggiamenti che trasmettono la sgradevole sensazione che qualcosa è seriamente sbagliato. Il suo approccio voyeuristico, tuttavia, non sminuiva i suoi soggetti, come avrebbe potuto avvenire facilmente. Nella maggior parte dei suoi ritratti i soggetti si trovano nel proprio ambiente, apparentemente a proprio agio; invece, è lo spettatore che è messo a disagio dall'accettazione del soggetto del proprio essere "freak". Negli anni sessanta ricevette due borse di studio dalla Fondazione Guggenheim e insegnò fotografia in diverse scuole a New York e Amherst negli ultimi anni della propria vita. In seguito a sempre più frequenti crisi depressive, si tolse la vita il 26 luglio 1971.

La Arbus prediligeva le macchine fotografiche reflex medio formato che davano foto quadrate.

[Wikipedia]