Man Ray, grande protagonista dell'arte di avanguardia del primo Novecento (Filadelfia 1890 - Parigi 1976), come non era stato sinora mai visto e raccontato in Italia: è questo il taglio originale della mostra, ricca di capolavori insieme ad opere inedite o rare, di sorprese e di suggestioni che viene presentata dal Museo MAN di Nuoro. Già il titolo, "Uncorcened but non indifferent", introduce alla conoscenza in diretta di una esperienza in cui vita e arte si intrecciano in modo "incurante ma non indifferente". Disegni, fotografie, dipinti, sculture, oggetti personali, documenti provengono tutti dalla collezione del Man Ray Trust di Long Island a New York. La fondazione creata dopo la morte dell'artista dalla moglie Juliet possiede oltre 2000 pezzi rappresentativi di sessant'anni di attività creativa. Circa 300 ne sono stati selezionati dai curatori Noriko Fuku (curatrice indipendente giapponese, vive e lavora tra gli Stati Uniti e il Giappone) e John Jacob (curatore indipendente e direttore della Fondazione Inge Morath a New York) per essere esposti al MAN. Ricostruiscono un percorso straordinario che si svolse in quattro tappe fondamentali a New York, Parigi, Los Angeles, e ancora Parigi, nel tempo creativo fra Dada e Surrealismo.
Appaiono così nuove prove anche del rapporto stretto intrattenuto da Man Ray con altri artisti: col grande amico Marcel Duchamp innanzi tutto (c'è un documento inedito sul "Grande Vetro"), con Max Ernst (una composizione di frottages eseguita a quattro mani), e Picasso, Léger, Mirò. Di assoluto interesse sono le lastre fotografiche e gli strumenti dei suoi rayogrammes degli anni Venti - le foto eseguite a contatto diretto con gli oggetti -, foto per Les main libres degli anni Trenta, polaroid dei Sessanta, gioielli per la moglie. Insieme, la sua bombetta, il suo bastone, lettere, il manoscritto iniziale della sua autobiografia e le testimonianze di una inesausta curiosità che si spinse ad inventare anche un prodotto chimico fotografico e una scacchiera magnetica.
Così "Unconcerned but not indifferent" offre al pubblico l'opportunità di coinvolgersi in una avventura di irrequieta ricostruzione visionaria del mondo, che segna ancora la società e la cultura del nostro tempo.
Dal 24 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009
Appaiono così nuove prove anche del rapporto stretto intrattenuto da Man Ray con altri artisti: col grande amico Marcel Duchamp innanzi tutto (c'è un documento inedito sul "Grande Vetro"), con Max Ernst (una composizione di frottages eseguita a quattro mani), e Picasso, Léger, Mirò. Di assoluto interesse sono le lastre fotografiche e gli strumenti dei suoi rayogrammes degli anni Venti - le foto eseguite a contatto diretto con gli oggetti -, foto per Les main libres degli anni Trenta, polaroid dei Sessanta, gioielli per la moglie. Insieme, la sua bombetta, il suo bastone, lettere, il manoscritto iniziale della sua autobiografia e le testimonianze di una inesausta curiosità che si spinse ad inventare anche un prodotto chimico fotografico e una scacchiera magnetica.
Così "Unconcerned but not indifferent" offre al pubblico l'opportunità di coinvolgersi in una avventura di irrequieta ricostruzione visionaria del mondo, che segna ancora la società e la cultura del nostro tempo.
Dal 24 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009
MAN - Museo d'arte di Nuoro
Via Sebastiano Satta 15
Nuoro
info@museoman.it
http://www.museoman.it/
Fonte: teknemedia